Anna Marson vince il Premio Nazionale ‘Umberto Zanotti Bianco’ 2017

Anna Marson

Oggi in Senato Italia Nostra consegna il prestigioso riconoscimento a:
• Anna Marson, ex Assessore regionale all'Urbanistica, Pianificazione del territorio e Paesaggio della Regione Toscana
• Margherita Eichberg, architetto - dirigente MiBACT
• Carlo Tansi, geologo, direttore della Protezione civile della Calabria
• Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
• Menzione speciale ad Angelo Cambiano, ex-sindaco di Licata
• Menzione speciale ad memoriam, a Renzo Segalla, già ingegnere capo del Comune di Bolzano
Il Presidente nazionale di Italia Nostra, Oreste Rutigliano, alla presenza dei Presidenti Onorari dell'Associazione, Desideria Pasolini dall'Onda e Nicola Caracciolo, oggi venerdì 24 Novembre 2017 alle ore 17.00 a Roma, presso il Senato della Repubblica - Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari (via della Dogana Vecchia 29) - conferirà il "Premio nazionale Umberto Zanotti Bianco" ad alcuni valorosi funzionari dello Stato - tra cui anche il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - con anche 2 menzioni speciali. Il prestigioso riconoscimento è stato istituito da Italia Nostra a memoria del grande intellettuale, fra i fondatori nel 1955 e primo presidente dell'Associazione. Alla cerimonia interverrà anche Vittorio Emiliani, scrittore, saggista, giornalista.

"Quanto più oggi dopo lo spoil system e dopo l'inconsistenza dei partiti politici, i pubblici funzionari in prima linea sono sempre più soli, tanto più assume importanza il Premio Zanotti Bianco riservato appunto ai pubblici dipendenti che si sono distinti nel fare il loro dovere fino in fondo senza paura" - dichiara Oreste Rutigliano, Presidente Italia Nostra. "Abbiamo voluto premiare anche l'ex sindaco di Licata Cambiano, poiché anche i sindaci rappresentano lo Stato e anch'essi sono più soli e indifesi quando decidono di applicare la legge nell'interesse di tutti e della Nazione" - conclude Rutigliano.
Il premio, con cadenza biennale, è destinato a un funzionario pubblico della tutela che si è distinto per la sua attività nell'ambito della difesa del patrimonio storico, artistico, naturale, paesaggistico del nostro Paese. I premiati riceveranno un'opera realizzata per l'occasione dal maestro orafo Michele Affidato di Crotone.
Motivazioni della Giuria composta dal Consiglio direttivo nazionale di Italia Nostra e della Commissione del Premio composta da Alessandra Mottola Molfino, Teresa Liguori, Elvezio Serena:

1) Anna Marson docente ordinaria di pianificazione territoriale presso l'Università IUAV di Venezia,
"per l'attività svolta, con grande competenza e tra tante difficoltà, nei cinque anni da assessore regionale della Toscana. Come funzionario pubblico è riuscita a concertare e far approvare normative in difesa del paesaggio e per la riduzione del consumo di suolo, oltre a far decollare l'Osservatorio regionale del Paesaggio, tappe significative nel panorama nazionale";

2) Margherita Eichberg architetto-dirigente MiBACT,
"per la professionalità e coerenza nella coraggiosa difesa del patrimonio culturale in Toscana, Calabria ed a Roma, portando avanti azioni finalizzate alla salvaguardia del territorio, sempre schierata contro i poteri forti";

3) Carlo Tansi, geologo, direttore della Protezione civile della Calabria,
"per impegno, competenza e coraggio. Ha ristrutturato la Protezione civile, una volta carrozzone clientelare, "per riportarla alle nobili origini", resistendo a indebite pressioni e denunciandole alla magistratura. In prima linea nella lotta ai recenti roghi estivi, a difesa del patrimonio comune e della legalità";

4) Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco nella persona del Comandante nazionale, rappresentativo dell'operato di tutto il personale,
"per la straordinaria attività svolta durante i numerosi terremoti dell'Italia centrale, intervenendo a difesa delle vite umane e del patrimonio artistico. In prima linea sul fronte degli incendi estivi, anche per sopperire all'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ai Carabinieri (e contrastato da Italia Nostra)".
Assegna inoltre:

5) Un riconoscimento straordinario ufficiale, al prof. Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata
"per l'intraprendenza e il coraggio nella lotta all'abusivismo edilizio, piaga che funesta gran parte delle coste della Sicilia, agendo così in difesa del paesaggio e dell'ambiente contro l'avanzata del cemento";

6) Una menzione speciale ad memoriam, all'ing. Renzo Segalla, già ingegnere capo del Comune di Bolzano,
"per l'opera svolta con dedizione, onestà e competenza a difesa del territorio, dimostrando grande sensibilità ed attaccamento alla Provincia di Bolzano sempre con atteggiamento propositivo e generoso".

Motivazioni del Premio nazionale “Umberto Zanotti Bianco 2017”

AD ANNA MARSON Per l’attività svolta come Assessore regionale all'Urbanistica, Pianificazione del territorio e Paesaggio della Regione Toscana. In una sola legislatura è riuscita a elaborare e portare all’approvazione la nuova legge regionale di Governo del territorio e il Piano paesaggistico regionale, rientrando successivamente nel suo ruolo universitario. La riforma della legge regionale toscana ha introdotto – prima in Italia - una serie di dispositivi operativi per il blocco del consumo di suolo (la perimetrazione delle aree urbanizzate, in sinergia con le analoghe disposizioni del Piano paesaggistico) e la riqualificazione delle aree già urbanizzate; ha istituzionalizzato la partecipazione strutturata dei cittadini quale adempimento necessario alla formazione dei piani urbanistici, e individuato una serie di verifiche da effettuarsi congiuntamente tra Regione e Comuni, riportando le decisioni urbanistiche in un ambito di confronto pubblico più ampio. Il percorso di redazione e approvazione del Piano è stato oggetto di attacchi violenti, sia della carta stampata, che in incontri pubblici trasmessi dalle televisioni locali. Nonostante questo calvario mediatico, il Piano è stato salvato dalla mediazione del Ministero dei beni culturali, messa in atto anche grazie a una straordinaria mobilitazione da parte delle principali associazioni ambientaliste nazionali e di cittadini scesi in piazza, che ha fatto intendere al Consiglio regionale come alcune cose potessero essere riviste lasciando intatto l’impianto normativo. La sua azione ha avuto anche un importante valore didattico approvando e accogliendo appieno, con vera lungimiranza, il progetto di Italia Nostra di educazione al paesaggio nelle scuole e fra i cittadini.

A MARGHERITA EICHBERG Per la coscienza che da sempre anima il suo lavoro e la sua missione istituzionale di professionista a servizio del Paese, nella Tutela e nella Conservazione, complessa e difficile, del nostro Patrimonio. Con grande senso del dovere, unito alla libertà da condizionamenti e onestà intellettuale, sacrificando logiche ed atteggiamenti utili al fine di una personale carriera, ha affrontato e risolto in varie circostanze, con il medesimo spirito che anima i principi di Italia Nostra, importanti e ingombranti questioni della Tutela durante quest’ultimo decennio. Iniziava il suo impegno, con grande entusiasmo e molti esiti significativi, come “architetto di Soprintendenza” in Toscana e poi, come dirigente, in aree complicate e di difficile governo come in Calabria nell’istituto di Cosenza e poi a Roma. Qui in particolare si è adoperata per una strenua difesa del carattere storico dell’area centrale avverso i processi tecnologici irrispettosi di quei valori, ponendo freni a trasformazioni devianti di modifica dei sistemi d’illuminazione pubblica nei vecchi quartieri. Si è inoltre distinta per la conservazione ed il riconoscimento di valore delle tribune dell’Ippodromo di Tor di Valle realizzate nel 1959 dall’architetto Julio Garcia Lafuente,

promuovendone, con l’unanime sostegno degli storici, delle università e della cultura, l’avvio del “procedimento d’interesse culturale”. L’alto valore dell’opera, riconosciuta internazionalmente, veniva infatti cancellata insieme ad altre disattenzioni nelle procedure di una progettazione affollata di erronee valutazioni dei vincoli e dell’attenzione agli elementi significativi del territorio, esplicitamente richiamati nell’ufficio di tutela del Paesaggio e delle presenze storiche ed archeologiche. Questo premio a Margherita Eichberg è anche il riconoscimento dell’opera di tutti i funzionari e i dirigenti del Ministero per i Beni Culturali che, nelle loro funzioni di pubblico interesse hanno affrontato, con indipendenza, libertà e senso del Bene Comune, le infinite difficoltà provenienti dalle pretese di interessi particolari in conflitto con la difesa del Patrimonio nazionale.

A CARLO TANSI Per il merito di aver ristrutturato, dall’interno, la Protezione Civile calabrese, riportandola alle nobili origini da “carrozzone clientelare” che era diventata. Determinato a modernizzare e rendere efficiente l’Unità Operativa Autonoma della Protezione Civile della Regione Calabria, ha snellito le procedure per evitare che la burocrazia rallentasse l’operatività degli interventi. Ha insistito sulla prevenzione dei rischi, in una regione soggetta ad emergenze di ogni genere, tanto che nel 2016 è stato sul punto di rinunciare al suo incarico se non fossero stati finanziati ed eseguiti degli interventi indispensabili per la messa in sicurezza dei fiumi. Ha lottato per migliorare la qualità/competenza dei dipendenti, aumentando così il numero di personale qualificato. Ai media locali e nazionali ha parlato di “un sistema perverso alimentato da faide politiche che blocca tutto”, denunciando alla Magistratura reati amministrativi nella gestione fondi. Con la stesso coraggio ha affrontato il gravissimo problema degli incendi; ben 7.773 roghi tra i mesi di luglio e agosto 2017: il 70 % in più degli interventi rispetto al 2016. Inoltre, non ha esitato a denunciare un collegamento tra i roghi avvenuti in aree limitrofe ai parchi della Sila e del Pollino e gli impianti a biomasse presenti, sollecitando la Magistratura a far luce su tale preoccupante fenomeno criminale. Sempre determinato a puntare al rinnovamento dell’Unità Operativa Autonoma, ha cancellato dalla lista della Protezione Civile almeno 50 associazioni di volontariato che non risultavano in regola con il certificato antimafia e con la trasparenza assoluta. Ha denunciato pubblicamente che “il volontariato veniva usato dalla politica per clientele”, riducendo il contributo alle associazioni da milioni di euro a 50.000 euro all’anno ed introducendo il nuovo Regolamento del volontariato della Protezione civile regionale, che prevede una libera iscrizione all’albo per favorire una capillare diffusione delle stesse nel territorio regionale insieme all’obbligo di seguire dei corsi di aggiornamento.

AL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Per l’impegno e la grande competenza, lo spirito di sacrificio e il senso del dovere avuto in occasione dei gravi terremoti che hanno colpito l’Abruzzo nel 2009, l’Emilia nel 2012 e vaste zone tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo nel 2016 e 2017. Un contributo eccezionale, reso con l'impiego di risorse umane e strumentali, grazie al quale, oltre al salvataggio di vite umane, sono stati messi in sicurezza monumenti di rilevante interesse storico, architettonico e artistico (chiese, palazzi, campanili, torri, mura, teatri), nonché recuperato e protetto preziosi beni contenuti all'interno degli edifici (dipinti, sculture, campane, organi, archivi, biblioteche) impedendo la perdita definitiva di beni culturali.

In occasione del terremoto de L’Aquila, ad esempio, nel 2009 il Corpo dei Vigili del Fuoco è intervenuto già per i primi soccorsi con 2.500 uomini e 160 automezzi. Collaborando poi con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, si è distinto con i suoi tecnici e ingegneri per ardite opere provvisionali su edifici di culto gravemente danneggiati e palazzi monumentali, con interventi sulle strutture lesionate, finalizzati alla stabilizzazione degli edifici e alla riduzione del rischio di ulteriori crolli e danneggiamenti. Per la prima volta si sono impiegate in modo intensivo le speciali squadre SAF (Speleo Alpino Fluviali) su torri, campanili e cupole. E' doveroso ricordare che nelle zone a rischio (per gli operatori e per le strutture) solo i Vigili del Fuoco possono intervenire e gli accorgimenti che occorrono per trasportare un'opera d'arte sono in pratica gli stessi che vengono usati per estrarre e portare in salvo le persone. Un lavoro straordinario quindi, caratterizzato anche dalla continua attività di prevenzione incendi. Le migliaia e migliaia di interventi dei Vigili del Fuoco si svolgono senza sosta, spesso in condizioni meteo fortemente avverse, con turni massacranti, anche di oltre 12 ore, rischiando spesso la vita. Per tali motivi, interpretando appieno lo spirito del Premio dedicato a Umberto Zanotti Bianco, si ritiene doveroso riconoscere il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale insieme di operatori della tutela distintisi per competenza e dedizione non comuni.

MENZIONE SPECIALE AD ANGELO CAMBIANO Per la determinazione dimostrata come sindaco di Licata nel porre in atto il piano di demolizione di immobili abusivi nel territorio comunale sotto la sua giurisdizione. Per questo rimane vittima di due gravi attentati, ed è oggi sotto scorta. In considerazione del suo lucido impegno politico e amministrativo volto alla tutela e valorizzazione del paesaggio e in difesa della legalità. ***

Dalla lettera di presentazione della candidatura a cura del Consiglio Regionale Sicilia di Italia Nostra: «Il caso del sindaco di Licata, Angelo Cambiano, vittima di gravi minacce e attentati e poi “defenestrato” dal Consiglio comunale per il suo piano di demolizione di immobili abusivi, ci addolora ma non ci sorprende. E’ l’evidente, inesorabile risultato di una solitudine politica e amministrativa. È l’evidente, inesorabile risultato del livello di conflitto – in atto – tra chi intende ripristinare il diritto a fruire collettivamente del territorio e chi cavalca gli interessi di coloro che intendono negarlo. Interessi che ritroviamo in tante operazioni che respingono le regole culturali, ecologiche e insediative della pianificazione territoriale e dell’urbanistica, spesso con la copertura di normative appositamente create. A Licata, così come in molti altri centri siciliani e meridionali, gli interessi espressi dall’uso illegale e criminale del territorio hanno assunto la forma di alleanza tra abusivismo speculativo e mafioso. Questo, nell’Italia a noi contemporanea, con quasi nove milioni di case o appartamenti inutilizzati e sei milioni e mezzo di case vuote, di cui oltre seicentomila in Sicilia. (…) Diverse volte abbiamo espresso solidarietà e stima verso il sindaco di Licata Angelo Cambiano, nel corso degli ultimi due anni. Adesso, preso atto di quanto accaduto, il Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia propone di conferire, nell’ambito del Premio Nazionale “Umberto Zanotti Bianco 2017”, una menzione speciale al sindaco Cambiano, per la sua straordinaria azione politica e amministrativa volta alla tutela del paesaggio, all’affermazione dei principi fondamentali della Costituzione».

MENZIONE SPECIALE AD MEMORIAM A RENZO SEGALLA Coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere l’ingegner Renzo Segalla, non possono che ricordarlo come un professionista serio, appassionato del suo lavoro, che svolgeva con una grande onestà ed etica. Passione, energia, vitalità, curiosità, hanno sempre caratterizzato la sua attività professionale e personale. Era una persona generosa, disponibile e positiva, che credeva nella possibilità di un miglioramento sociale, ambientale, culturale, anche e soprattutto per le prossime generazioni. Identificava i traguardi da raggiungere, ne valutava le criticità e con tenacia cercava e proponeva le eventuali soluzioni. Ha sempre creduto nell’impegno personale e nella partecipazione attiva e apprezzava il dialogo e il confronto, anche se a volte faticava a dominare la sua irruente, sincera ed energica passionalità. La sua partecipazione raggiungeva tutti in maniera più diretta attraverso i suoi articoli di giornale, ma comunque in modo sempre propositivo, mirato e competente. Amava profondamente l’Alto-Adige, con la sua cultura e le sue tradizioni anche se ideologicamente si sentiva un po’ “cittadino del mondo”. Gli incarichi professionali e le attività svolte nel pubblico e nel privato dall’ingegner Renzo Segalla non solo nella città di Bolzano, ma in tutta la regione Trentino Alto Adige sono innumerevoli. Doveroso ricordare il suo apporto ad uno degli interventi di pianificazione più importanti della città di Bolzano, ossia la rielaborazione del piano urbanistico. A lui fu dato l’incarico di progettare e di seguire la direzione dei lavori della nuova tribuna e della pensilina del campo sportivo “Druso” - realizzato in stile razionalista. È grazie a lui se venne fatta la sistemazione definitiva delle aree golenali del torrente Talvera, ovvero il polmone verde di Bolzano. Progettò la scuola materna ai Piani di Bolzano e ristrutturò il complesso scolastico di Via Napoli. Un altro incarico da menzionare, tra i tanti è certamente quello della progettazione e direzione dei lavori della rete di distribuzione del metano, intervento che ha contribuito notevolmente a ridurre lo smog a Bolzano. A lui fu dato inoltre l’incarico di progettare una delle infrastrutture più importanti del capoluogo bolzanino, e cioè il ponte Palermo. È stato inoltre a capo della direzione dei lavori del viadotto ferroviario (Bolzano - Ponte Adige) e in moltissimi cantieri per la costruzione di dighe. Fu lui il principale protagonista della battaglia vinta contro la costruzione di un parcheggio interrato in piazza Mazzini, documentando e spiegando la pericolosità di costruire vicino ad uno dei pozzi di acqua potabile della città. Quale direttore tecnico e vice direttore generale della Società Autobrennero ha dato un contributo determinante alla progettazione e attuazione del collegamento della stazione autostradale di Bolzano sud alle ME-BO (superstrada che collega Bolzano a Merano) ed al collegamento della stazione autostradale di Rovereto Sud alla SS presso Loppio nella provincia di Trento. Come cittadino attivo è intervenuto fino alla fine con articoli e saggi pubblicati sulla stampa locale, contenenti critiche costruttive riguardanti problemi inerenti la tutela dell’acqua potabile e dell’inquinamento atmosferico, dovuto alle emissioni dell’inceneritore di Bolzano. Le azioni svolte dall’ingegner Renzo Segalla come funzionario pubblico sono un esempio per tutti coloro che hanno a cuore i principi ed i valori sanciti da Umberto Zanotti Bianco e da sempre promossi da Italia Nostra.

Fonte: Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina