Altopascio, sindaco D'Ambrosio: "Danno erariale non c'è"

Il municipio di Altopascio

Ad Altopascio non ci sono due assessori esterni, ma ben cinque, cioè tutti. E sapete perché? Perché ce lo impone la legge. Per i Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, infatti, i componenti della giunta comunale – gli assessori cioè – devono essere nominati tra cittadini NON facenti parte del rispettivo Consiglio comunale, intendendo per tali coloro che non hanno partecipato alla competizione elettorale o che, pur avendovi partecipato, con l'accettazione della carica di assessore cessano instantaneamente dalla carica di consigliere. Infatti, per i comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, come Altopascio, la carica di assessore è incompatibile con quella di consigliere comunale. Per i Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, invece, questa incompatibilità non c'è e lo statuto comunale può prevedere la nomina ad assessore di cittadini non facenti parte del consiglio comunale. E qui arriviamo al punto: il gruppo di minoranza Insieme per Altopascio ha ravvisato un'illegittimità nella composizione dell'attuale giunta comunale rifacendosi allo statuto comunale del 2002 – quando cioè Altopascio era sotto i 15mila abitanti – che dice che il Sindaco può nominare solo un assessore “esterno”, cioè scegliendolo tra i cittadini che non facciano parte del consiglio comunale. Questo statuto, però, è superato nei fatti, perché gli assessori ad Altopascio, avendo il comune più di 15mila abitanti (rapporto Istat del 2011), devono essere necessariamente tutti esterni, visto che per legge dello Stato (decreto legislativo 267/2000), alla quale lo Statuto comunale deve adeguarsi, un assessore non può essere anche consigliere comunale.

Di più: sempre la legge dice che nei Comuni con una popolazione compresa fra 10mila e 30mila abitanti, il Sindaco può nominare fino a 5 assessori. Ad Altopascio ci sono 5 assessori e come detto, devono essere tutti esterni per legge: nel caso specifico ne ho scelti tre, Toci, Sorini e Cagliari, che avevano partecipato alla competizione elettorale, e due, Pellegrini e Remaschi, che non si erano candidati. Ecco perché è totalmente infondata la supposta esistenza di un danno erariale, come invece segnalato alla Corte dei Conti dal gruppo di minoranza Insieme per Altopascio. Tengo comunque a precisare che in questi casi è direttamente il Sindaco a rispondere, economicamente, di quanto contestato e non i cittadini, che invece hanno dovuto subire l'inefficacia amministrativa della vecchia maggioranza.

Alla Corte dei Conti, che chiedeva chiarimenti, ho risposto in questi termini, aggiungendo che, non potendo uno Statuto comunale essere in contrasto con il decreto legislativo, stiamo lavorando alla predisposizione di un nuovo Statuto per adeguarlo ai cambianti intercorsi nei 15 anni che ci separano dalla sua adozione.

Di illegittimo, a mio avviso, c'è solo l'ignoranza di chi si era candidato per amministrare questo comune e non conosce neanche le leggi principali che disciplinano la composizione di un consiglio o di una giunta comunale. Visto che non c'è due senza tre, su cosa sarà la prossima uscita con effetto boomerang del gruppo di minoranza a guida Orlandi? Siamo in trepidante attesa: almeno ci regalate un momento di distrazione dai guai che ci avete lasciato con 25 anni di gestione “casa e bottega”.

Fonte: Comune di Altopascio- Ufficio stampa

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