La Toscana ricorda la disfatta di Caporetto con una giornata di studi

“Il 1917 in Toscana. Proteste e confitti sociali”. E’ il tema del convegno promosso dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISRT) e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in provincia di Lucca (ISREC), in collaborazione con la rete degli Istituti della Resistenza di Livorno, Pistoia e Siena.

La giornata di studi, patrocinata dall’Università di Firenze e con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, si terrà venerdì 24 novembre nel dipartimento Sagas, Aula Magna, via San Gallo n.10.

“Il 1917 fu un anno di svolta nella Prima guerra mondiale – afferma il Professor Roberto Bianchi, Università di Firenze – segnato dalle rivoluzioni in Russia, che portarono alla caduta del regime zarista e poi alla nascita delle repubbliche sovietiche, dall’ingresso in guerra degli Stati Uniti d’America, dall’emergere di proteste, rivolte, ammutinamenti in molti eserciti e in molti Paesi coinvolti nel grande conflitto. Per l’Italia fu un anno di grave crisi tanto che, con la disfatta di Caporetto, il Regno sembrò poter crollare. Al contempo, però, emersero nuove forme di protesta contro la guerra. Il Paese fu attraversato da rivolte e tumulti che, nonostante la censura e la repressione, ebbero grande risonanza”.

“In questo contesto – prosegue il Professor Bianchi – la Toscana rappresenta un caso di studio particolarmente rilevante perché le sue città erano state sia epicentri del movimento interventista più acceso sia capitali delle mobilitazioni neutraliste fin dal 1915. Città, borghi e campagne toscane riemersero con decisione sulla scena pubblica nel corso del 1917 con scioperi, proteste nei mercati, marce per la pace, tumulti e rivolte animate soprattutto, ma non solo, da donne e ragazzi, che in particolare tra la primavera e l’estate incrinarono la tenuta del “fronte interno”. Le mobilitazioni contro la guerra riuscirono a ottenere alcuni risultati significativi, ma furono sostanzialmente sconfitte. La guerra proseguì. Ma quelle esperienze segnarono profondamente la storia locale come avrebbero dimostrato le mobilitazioni del primo dopoguerra”.

Al convegno, riconosciuto di “rilevante interesse culturale”, saranno presentati interventi su diverse realtà della regione, nel tentativo di fare il punto dello stato della ricerca e di individuare nuovi possibili percorsi di studio a cento anni di distanza dagli eventi. Tra i relatori: Giovanni Procacci, Università di Modena e Reggio Emilia; Simonetta Soldani, Università di Firenze; Andrea Ventura, ISREC Lucca; Leo Goretti e Simone Lisa, ISRT; Marco Manfredi, ISTORECO; Emanuele Minuto, ISTORECO; Alessandro Orlandini, ISTORECO; Stefano Bartolini, ISRPT; Alessandro Affortunati, ISRT; Roberto Bianchi, Università Firenze.

Fonte: Istituto Storico Toscano della Resistenza

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