Da ieri a Lucca ci sono 38 bambini italiani in più. Quella che hanno ricevuto, nella sala del consiglio comunale di palazzo Santini, è una cittadinanza simbolica, riconosciuta dall'amministrazione comunale ai minori nati in Italia da genitori stranieri e residenti nel Comune di Lucca che non sono in possesso della cittadinanza italiana e ai minori che, pur non essendo nati in Italia, sono regolarmente presenti nel Paese da almeno 2 anni e sono iscritti ad un percorso educativo, scolastico o formativo.
Prosegue quindi l'iniziativa lanciata nello scorso mandato Tambellini e fissata, come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il Comune di Lucca si è infatti dotato nel 2013, grazie al lavoro del consigliere Alessandro Bertolucci e dopo l'approvazione del consiglio comunale di uno specifico regolamento attuativo per il conferimento della cittadinanza italiana simbolica. Si tratta di un ulteriore passo in avanti al fine di promuovere l'uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che nascono, vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia e nel Comune di Lucca in particolare. Con tale atto si intende contribuire a rimuovere gli ostacoli che la legislazione attuale frappone al raggiungimento di questo obiettivo ed essere da stimolo al Parlamento Italiano perché riformi l'attuale legge sulla cittadinanza (n°91/1992), in modo che chi cresce e si forma nel nostro Paese non sia più considerato "straniero in Italia".
“L'augurio è che molto presto non ci sia più bisogno di conferire la cittadinanza italiana simbolica – spiega l'assessora all'istruzione Ilaria Vietina – . Tengo a precisare che nelle scuole lucchesi non ci sono bambini stranieri e bambini italiani, ma solo bambini. Continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione sull'argomento, con l'obiettivo di consolidare e rafforzare il percorso di integrazione e radicamento delle persone di origine straniera che abitano nel nostro territorio e intendono, con pari diritti e doveri, partecipare alla vita culturale e socio-politica».
Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa
