Per la morte della giovane marocchina rimasta bruciata nell'incendio della casa a Sammommè, il 30enne che confessò l'omicidio è stato condannato in primo grado a 20 anni. Afzal Hussain, pakistano, secondo la ricostruzione fatta in sede giudiziaria era accecato dalla rabbia perché la donna lo aveva respinto. Così con una bombola di casa dette fuoco alla casa. Il pm Giuseppe Grieco, che in persona diresse le indagini della squadra mobile, aveva chiesto 16 anni in rito abbreviato, risultato dello sconto di pena per il tipo di processo.
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