Sanità, nasce il Consiglio dei cittadini per la salute

Stefano Scaramelli

Un ruolo centrale ai cittadini. Anche nelle scelte che riguardano la sanità. Le nuove modalità di partecipazione sono delineate nella nuova legge regionale  che ha avuto ieri il via libera della commissione Sanità e che sarà presto all’attenzione del Consiglio. E’ previsto un Consiglio dei cittadini per la salute, dei comitati aziendali di partecipazione e vengono riorganizzati quelli a livello di distretto “Si tratta di una svolta importante e rivoluzionaria  – ha detto il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli - che attribuisce un ruolo fondamentale ai cittadini nella formazione delle politiche sanitarie.  Con questa nuova legge,  saranno chiamati a contribuire alla predisposizione degli atti di programmazione di ambito regionale o di area vasta, a fornire contributi per percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, soprattutto per quanto riguarda le reti cliniche regionali. E non solo. I cittadini – prosegue Scaramelli-  saranno chiamati anche a promuovere iniziative culturali, nonché attività di studio e ricerca”. Nel dettaglio la legge prevede  l’istituzione, presso la Direzione regionale competente, del Consiglio dei cittadini per la salute con funzioni consultive e propositive nelle materie attinenti alla tutela del diritto alla salute, dell’equità di accesso e della qualità  e sicurezza dei servizi sanitari e socio- sanitari. Il consiglio sarà nominato dal residente della Giunta regionale e presieduto dall’assessore al Diritto alla salute. Durerà in carica quanto la legislatura e sarà composto da 25 componenti. Di questi 15 sono designati dai comitati aziendali, tre dal comitato regionale dei consumatori e degli utenti, tre designati dalla consulta regionale delle organizzazioni di volontariato scelti nell’ambito delle proprie associazioni rappresentative che operano nelle aree vaste della Toscana e quattro designati congiuntamente dagli organismi di partecipazione istituiti presso la direzione competente in materia di diritto alla salute. La legge istituisce anche i comitati aziendali di partecipazione a supporto delle direzioni aziendali, mentre per i comitati di partecipazione delle zone di distretto la nuova legge prevede che venga riscritta tutta la disciplina . Fra i componenti ci sono membri designati dalle associazioni rappresentative dell’utenza e  dell’associazionismo di tutela.

Via libera in commissione sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), alla proposta di legge sulla partecipazione e la “tutela dell’utenza nell’ambito del sistema sanitario regionale”. Il testo, presentato a firma dei consiglieri del Partito democratico Scaramelli, Marras, Sostegni, Ciolini, Anselmi, Monni, Mazzeo, Meucci, Giovannetti, Niccolai, Bugetti, Bugliani, Bezzini, Pieroni, De Robertis e della consigliera Spinelli (art.1-Mdp), ha ottenuto il voto favorevole del gruppo Pd, quello contrario della Lega nord, e il voto di astensione del Movimento 5 stelle. Apporta modifiche alla legge regionale 40 del 2005, interviene per aggiornare gli strumenti di partecipazione a livello regionale, aziendale e di zona-distretto, anche a seguito della riforma sanitaria.

Obiettivo della nuova legge promuovere la partecipazione e assicurare un’integrazione attraverso il Consiglio dei cittadini per la salute (livello regionale), i comitati aziendali di partecipazione (livello aziendale) e i comitati di partecipazione delle zone-distretto, con funzioni di consultazione e proposta in merito all’organizzazione ed erogazione dei servizi. Il Consiglio dei cittadini per la salute avrà funzioni consultive e propositive nelle materie attinenti alla tutela del diritto alla salute, dell’equità di accesso e della qualità e sicurezza dei servizi sanitari e socio-sanitari e dovrà contribuire alla predisposizione degli atti di programmazione di ambito regionale o di area vasta; fornire contributi all’Organismo toscano per il governo clinico; collaborare allo sviluppo di strumenti di rilevazione sulla qualità dei servizi dal punto di vista del cittadino e promuove iniziative culturali, di studio e ricerca. Sarà chiamato a riferire annualmente alla commissione Sanità in merito all’attività svolta, così come accadrà ai direttori generali delle Asl toscane.

“Abbiamo portato a termine il lavoro per la prima legge sulla partecipazione in sanità a livello nazionale – spiega Scaramelli –. Consentire ai cittadini e alle associazioni di entrare nel merito delle scelte socio-sanitarie sui livelli locali, aziendali e regionali, di fare delle proposte, utilizzare strumenti per conoscere i propri diritti è una conquista importante, che favorirà maggiore conoscenza di bisogni e diritti, questo rende possibile la nuova legge. È una prima esperienza che consente di fare verifiche annuali insieme ai cittadini”.

Fonte: Consiglio regionale

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina