Al Nuovo Ospedale Santo Stefano clown in corsia per portare un sorriso ai bimbi ricoverarti

Parrucche colorate, nasi rossi e pantaloni larghi: arrivano i clown nelle corsie della Struttura Operativa Complessa (SOC) di Pediatria, Neonatologia/Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santo Stefano di Prato – Asl Toscana Centro per portare gioia e divertimento ai bimbi ricoverati. Domani pomeriggio, 16 novembre, i volontari di Soccorso Clown Onlus creeranno momenti di svago, gioco e risate e regaleranno un po’ di sollievo ai piccoli pazienti grazie a “Un sorriso per chi soffre”, iniziativa che si inserisce nell’omonimo progetto di responsabilità sociale voluto da Grünenthal Italia. L’evento itinerante, che sta coinvolgendo, in dieci diverse tappe, i principali ospedali italiani, si propone di alleviare, attraverso la clownterapia, la sofferenza psicologica nei bimbi assistiti nelle strutture ospedaliere e di donare un sorriso ai minori sottoposti a cure.

Grünenthal, azienda leader nell’ambito della terapia del dolore, prosegue così il suo impegno nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa e continua a promuovere progetti di questo tipo a scopo benefico.

L’evento di domani nel reparto pediatrico del Nuovo Ospedale Santo Stefano di Prato, è realizzato in collaborazione con Soccorso Clown Onlus, unica organizzazione italiana di clown professionisti dello spettacolo che opera da oltre 20 anni in Italia.

"Iniziative come questa rappresentano un supporto emotivo fondamentale per i bambini ricoverati o in attesa di un intervento chirurgico - commenta il dottor Pierluigi Vasarri, direttore della SOC di Pediatria, Neonatologia/Terapia Intensiva Neonatale -; i piccoli trascorrono momenti di divertimento e così riescono a metabolizzare meglio il periodo di degenza, anche se breve, in reparto”.

Il progetto “Un sorriso per chi soffre”, prosegue con altri appuntamenti. In particolare, l’iniziativa dei clown in corsia nel 2017 ha già coinvolto diversi ospedali italiani: l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I e l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, l’ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e per ben due volte (l’ultima circa un mese fa) il reparto di Pediatria del Fatebenefratelli Oftalmico di Milano. 

Fonte: Ufficio Stampa

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