Sono stati sorpresi nella tarda serata di lunedì scorso, dagli agenti della Squadra Mobile di Firenze, subito dopo la consegna di un carico di hashish, avvenuta nella zona industriale tra Empoli e Montelupo Fiorentino. A finire in manette, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso, un 47enne marocchino ed un 41enne rumeno.
Nella serata di lunedì, gli uomini della sezione Antidroga della squadra mobile di Firenze, hanno notato in via di Ponzano un’auto con alla guida il 47enne marocchino, in compagnia della moglie, in viaggio nella zona industriale tra Empoli e Montelupo Fiorentino.
Giunto nel piazzale antistante la zona industriale, dopo qualche giro in auto, i due sono ritornati nella propria abitazione. I poliziotti si sono appostati sotto l’abitazione empolese del 47enne marocchino, già noto per i suoi precedenti in materia di spaccio.
Qualche ora dopo, infatti, lo stesso è stato visto scendere e raggiungere, sempre con l’auto, l’area della zona industriale, seguendo un percorso stradale differente da quello fatto poche ora prima. Giunto nel piazzale, l’auto si è affiancata ad un autotreno dal quale è sceso il 41enne rumeno che, dopo aver preso in consegna un involucro di colore nero dal cittadino marocchino, ha consegnato 4 grossi pacchi, presi da un vano portaattrezzi del camion. Subito dopo aver caricato i pacchi nell’auto, i due sono stati immediatamente fermati dagli agenti.
Nei 4 pacchi, a seguito delle analisi effettuate dalla Polizia Scientifica, sono stati trovati 131 hg di hashish, pronti a rifornire, probabilmente, il mercato fiorentino ed empolese. L’involucro ricevuto dal rumeno invece conteneva 5.000 euro.
L’ulteriore attività investigativa sviluppata dagli agenti della Squadra Mobile ha consentito di trovare, sotto il sedile di un autocarro, intestato sempre al cittadino marocchino e parcheggiato in via di Ponzano, ulteriori 23 kg della medesima sostanza. Il mezzo proveniva dalla Spagna, secondo quanto accertato.
I due sono stati trasferiti nel carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria.
