Consiglio Regionale: trasporto pubblico, Floramiata e stragi tra i temi affrontati

Nella seduta del Consiglio regionale di mercoledì 8 novembre si sono affrontate diverse tematiche, tra cui il rafforzamento dello screening oculare, il trasporto pubblico, i lavoratori di ex Floramiata e la geotermia.

Pediatria: sì al rafforzamento dello screening oculare

La Regione si impegnerà a rafforzare lo screening oculare dei neonati, per individuare precocemente e prevenire casi di cecità e ipovisione. Lo prevede una mozione, presentata dai consiglieri del Pd Stefano Scaramelli, Enrico Sostegni, Simone Bezzini e Ilaria Giovannetti. L’atto è stato approvato all’unanimità dall’aula, dopo l’adozione di un emendameno su sollecitazione di Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra) e Andrea Quartini (M5S), e impegna la Giunta a implementare, nei piani di screening oculare dei bambini, l’esame del fondo-optalmoscopia come esame di secondo livello, al fine di rendere più efficace possibile la diagnosi e la terapia precoce delle patologie oculari congenite.

Come ha spiegato Scaramelli illustrando l’atto all’aula, il 5% dei casi di ipovisione o cecità sono da attribuire a cause genetiche, congenite o perinatali, e oltre l’80% delle cause di cecità e di ipovisione possono essere rilevate nei bambini prima del quinto anno di età. “Per questo è importante – ha detto il consigliere – migliorare lo screening mirato, in modo da identificare quanto più precocemente possibile le cause di eventuali danni e garantire trattamenti e riabilitazione efficaci”.

I consiglieri Sarti e Quartini hanno fatto rilevare entrambi che, pur essendo la prevenzione ovviamente importante, quando si introduce uno screening occorre valutare il rapporto costi-benefici. In questo caso, ha spiegato Sarti, un esame di primo livello farebbe lievitare eccessivamente i costi e potrebbe comportare pericoli per il neonato, mentre il test del riflesso rosso, già effettuato di routine, garantisce una prima scrematura. Per questo, con l’emendamento, è stato chiesto che l’esame del fondo-oftalmoscopia sia inserito come indagine di secondo livello.

Screening oculare, Scaramelli (Pd): “Toscana apripista. Massimo impegno per migliorare la qualità della vita dei nostri figli”

 “Ogni cosa che in più si può fare per migliorare la qualità della vita dei nostri bimbi abbiamo il dovere di farla. E oggi abbiamo fatto un altro passo avanti nel campo dello screening pediatrico che rende la nostra Regione ancora una volta eccellenza nel campo della sanità. La Toscana ha fatto la Toscana!”. Così il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli (Pd) che ha voluto la mozione approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea regionale con l’obiettivo di implementare  il piano di screening oculare in età pediatrica . “L’obiettivo – spiega Scaramelli- è fare prevenzione. E implementando il piano di screening con l’esame del fondo dell’occhio oltre a quello del test del riflesso rosso, si fa davvero un passo avanti nell’individuazione delle patologie congenite. Si ha così l’opportunità di stabilire terapie o programmare interventi chirurgici. I difetti oculari congeniti – ha proseguito il presidente Scaramelli- rappresentano l’80% delle cause di cecità e i previsione dei bambini fino a 5 anni”

Come si legge nell’atto approvato oggi dal Consiglio,  l’ipovisione congenita determina una situazione di forte rischio per lo sviluppo delle funzioni e competenze del neonato quali, ad esempio, l’organizzazione del ritmo sonno-veglia, la strutturazione del rapporto madre-bambino, le competenze oculomotorie, motorie e psicomotorie, le competenze cognitive, le competenze relazionali, comunicative e linguistiche e l’apprendimento formale. “La presa in carico e la terapia nelle prime fasi della vita- ha concluso  Scaramelli- , diviene essenziale per la salute futura del bambino.

Trasporto pubblico: sì al potenziamento delle misure di sicurezza

L’aula ha approvato una mozione in merito al potenziamento delle misure di sicurezza concernenti il trasporto pubblico in Toscana. L’atto, che vede come primo firmatario Francesco Gazzetti (Pd) e che ha raccolto numerose firme di componenti di vari gruppi (Pd, FdI, Lega, Fi, Mdp-Art.1), impegna la Giunta regionale “nel proseguire le attività portate avanti nella cabina di regia regionale sulla sicurezza ferroviaria” per migliorare la sicurezza di passeggeri e personale di servizio sui treni, e “a valutare l’opportunità di attivarsi nei confronti del Governo per richiedere un aumento della presenza delle forze dell’ordine dedicate alle necessarie azioni di controllo e presidio delle linee di trasporto pubblico locale, sia a bordo dei treni che nel maggior numero possibile di stazioni ferroviarie della Toscana”.

Come ha spiegato Gazzetti illustrando l’atto all’aula, la mozione raccoglie e sintetizza numerosi atti che sono stati presentati in passato, aventi come oggetto la sicurezza sui mezzi pubblici. “Non abbiamo fatto un semplice copia e incolla – ha detto Gazzetti – ma una riflessione che ha portato a chiedere misure per innalzare il livello di sicurezza nel trasporto pubblico locale in Toscana”.

Marco Casucci (Lega) ha espresso soddisfazione per “questo atto condiviso da quasi tutti i gruppi consiliari”. “La Lega – ha detto Casucci - è stata tra i primi a segnalare i bisogni di sicurezza sul trasporto pubblico locale. E’ importante che l’attenzione sia omogenea su tutto il territorio, perché spesso si tende a concentrarsi sui grandi centri e a trascurare le realtà minori, che invece sono le più colpite dai disagi”.

Innalzare i livelli di sicurezza su treni e bus, Gazzetti (Pd): “La giunta prosegua con il lavoro della cabina di regia e apra una riflessione con il Governo a partire dalla Conferenza delle Regioni”

 “Una spinta a proseguire le importanti attività portate avanti nella cabina di regia regionale sulla sicurezza ferroviaria istituita due anni fa; potenziare, attivandosi presso il Governo, la presenza delle forze dell’ordine che presidiano le linee di trasporto pubblico locale. Questi alcuni degli impegni principali che chiediamo alla giunta per proseguire il lavoro di innalzamento dei livelli di sicurezza a bordo dei treni ma anche degli autobus per contrastare fenomeni di violenza contro il personale”. Così il consigliere del Pd Francesco Gazzetti illustrando stamani in aula la mozione poi approvata all’unanimità dal Consiglio che riguarda proprio il potenziamento delle misure di sicurezza sul trasporto pubblico in Toscana. La mozione è frutto di un lavoro di sintesi e coordinamento delle diverse proposte presentate dai gruppi di opposizione, recependo anche agli stimoli contenuti in atti discussi nei mesi scorsi dal gruppo Pd come, ad esempio, una mozione di Antonio Mazzeo sull’estensione al corpo dei vigili del fuoco della possibilità di viaggiare gratuitamente sui convogli regionali, e le due interrogazioni presentate dai consiglieri pistoiesi Massimo Baldi e Marco Niccolai.

Nell’atto approvato oggi, sottoscritto, per il Pd, anche da Leonardo Marras, Monia Monni, Antonio Mazzeo, Lucia De Robertis, Stefano Baccelli, Alessandra Nardini, Massimo Baldi e Marco Niccolai si chiede, appunto, anche un preciso impegno alla Giunta ad attivarsi in Conferenza delle regioni affinché con il governo e con Trenitalia possa essere individuata una soluzione uniforme su tutto il territorio nazionale per favorire la libera circolazione a bordo treno delle forze armate e delle forze dell’ordine. E anche di attivarsi nei confronti di Trenitalia per segnalare la possibilità di valutare un aumento del numero del proprio personale a bordo almeno per quei treni più a rischio. La mozione approvata oggi si occupa anche della videosorveglianza , di cui si chiede conto a Trenitalia. Un insieme di azioni da monitorare attraverso anche relazioni alla Commissione consiliare competente.

"Ringrazio tutti i gruppi, opposizione e maggioranza, che hanno dato il loro contributo e la loro disponibilità per arrivare a questo risultato - commenta Gazzetti - la mozione è stata sottoscritta, mi piace metterlo in evidenza, dal Pd insieme ad Articolo 1-Mdp, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Questa è la dimostrazione che su alcuni temi si possono trovare, senza strumentalizzazioni, punti d'incontro importanti. Il tutto per raggiungere un unico obbiettivo, essere concretamente utili nei confronti della nostra comunità".

"Ringrazio il collega Gazzetti per il lavoro fatto, cosa che ci ha consentito di esprimere un voto unanime su una questione molto sentita dai lavoratori e dai pendolari – ha commentato Massimo Baldi – Credo che ci sia bisogno di mettere in campo ulteriori azioni e sollecitazioni. La cabina di regia regionale sulla sicurezza ferroviaria, deve assumere nuove iniziative per cercare di contrastare e prevenire la crescita di episodi di violenza nei confronti del personale Fs. Penso quindi che anche la Regione - ha concluso Baldi- , in quanto contraente del contratto di servizio sul trasporto pubblico ferroviario con Trenitalia, debba esercitare le opportune sollecitazioni, sia nei confronti delle autorità che nei confronti di Ferrovie Spa».

Linea Gotica: un futuro da itinerario culturale europeo, Consiglio approva mozione

Un futuro da itinerario culturale europeo per la Linea Gotica: è quello prefigurato dalla consigliera Fiammetta Capirossi (Pd), prima firmataria – con i colleghi del gruppo Lucia De Robertis, Andrea Pieroni, Francesco Gazzetti, Nicola Ciolini e Valentina Vadi – di una mozione approvata questa mattina dal Consiglio toscano. La mozione impegna la Giunta regionale a sostenere la candidatura della Linea Gotica a itinerario culturale europeo; a intraprendere ogni iniziativa utile per definire un percorso sovraregionale lungo tutto l’itinerario, che superi l’attuale frammentarietà; a valorizzare e dare ulteriore impulso alle azioni già intraprese con i Comuni, le istituzioni storiche e i soggetti territoriali, per “riaffermare l’importanza storica del patrimonio di democrazia e libertà collegato agli episodi che si svolsero lungo la linea Gotica”. In Toscana, si ricorda nella mozione, “sono presenti associazioni, parchi storici della memoria, musei della Resistenza e altre realtà” che promuovono e diffondono memoria e testimonianza.

Floramiata, nuova iniziativa dei consiglieri Pd a sostegno dei lavoratori. Bezzini, Marras e Scaramelli: “Acceleriamo gli interventi per il rilancio dell’area”

Sbloccare risorse per riconoscere le spettanze arretrate ai lavoratori ex Floriamiata e per il sostegno al reddito di chi è rimasto disoccupato, con misure specifiche, tra coloro che hanno perso il lavoro, per gli over 50. Il Consiglio regionale della Toscana approva a larga maggioranza una mozione a firma dei consiglieri Pd, Simone Bezzini, Stefano Scaramelli e Leonardo Marras. È stato il consigliere Bezzini a illustrare la mozione in Aula: “La situazione richiede una accelerazione – ha spiegato –. C’è la difficoltà particolare e specifica dei lavoratori che hanno perso il lavoro a causa del loro particolare inquadramento contrattuale nella vicenda fallimentare che ha interessato la vecchia azienda. E c’è un tema di ordine generale in quel territorio. La Giunta regionale – ha ricordato – ha avviato un progetto di rilancio del territorio dell’Amiata e, in particolare, è impegnata con Inps per cercare di sbloccare alcuni arretrati che spettano ai dipendenti di Floriamiata”. Di qui le richieste della mozione: “Sbloccare risorse che spettano ai lavoratori; agire sul Governo nazionale per ottenere ulteriori risorse per il sostegno al reddito dei disoccupati nelle aree di crisi, compresa quella dell’Amiata; prevedere misure specifiche per i lavoratori over 50”. E ancora, ha spiegato Bezzini, si richiedono “interventi di valorizzazione turistica, investimenti sulle infrastrutture e piani per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio”.

L’Aula ha respinto una mozione a firma dei consiglieri del gruppo Lega nord Marco Casucci e Roberto Salvini, incentrata sul sostegno ai “lavoratori avventizi, che sono privi di tutele sociali e per i quali occorre trovare strumenti finanziari”, come ha spiegato il consigliere Casucci. Voto favorevole alle due mozioni è stato annunciato in Aula da Monica Pecori (gruppo misto-Tpt) e Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra).

Via libera dal Consiglio regionale alla mozione presentata dai consiglieri del Partito Democratico Simone Bezzini, primo firmatario, Leonardo Marras e Stefano Scaramelli che pone nuovamente  l’attenzione della giunta regionale sulla situazione dei lavoratori ex Floramiata e sulla necessità di accelerare gli interventi per lo sviluppo e il rilancio, più generalmente, dell’area amiatina.

“C’è la difficoltà che stanno vivendo i lavoratori ex Floramiata legata al particolare inquadramento contrattuale che avevano con l’azienda, ma c’è anche una questione, più ampia, che riguarda il contesto economico e sociale dell’Amiata – spiegano i consiglieri regionale Simone Bezzini, Leonardo Marras, Stefano Scaramelli –. Su entrambi i fronti la Regione è attiva da tempo: è di poche ore fa l’aggiornamento dell’assessore Grieco sul vertice con Inps che assicura l’impegno a portare avanti le procedure ed arrivare al pagamento della cassa integrazione in deroga; mentre sul tema più generale dopo il riconoscimento dell’Amiata come area di crisi regionale non complessa sono state diverse le iniziative messe in campo, ultima in ordine temporale la firma del protocollo per definire insieme alle amministrazioni comunali un progetto di rilancio del territorio. Quello che chiediamo oggi è un’accelerazione per risolvere la situazione dei lavoratori dell’ex azienda florovivaistica e per sostenere concretamente lo sviluppo dell’area”.

Questi gli impegni individuati dalla mozione:

-       monitorare il percorso teso a sbloccare quanto prima le spettanze arretrate degli ex lavoratori dell’azienda florovivaistica, compreso quanto loro dovuto da parte di Inps rispetto alla liquidazione della quota spettante del Trattamento di fine rapporto;

-       attivarsi ulteriormente nei confronti del Governo affinché vengano sbloccate le risorse destinate al Piano integrato per l'occupazione, approvato dalla Regione nel marzo scorso, per il sostegno al reddito di circa 5 mila disoccupati toscani, in buona parte nelle aree di crisi quale quella dell’Amiata;

-       verificare la possibilità di definire misure specifiche per i disoccupati over 50, oltre a quelle già previste dal Piano sopra richiamato, che assicurino loro un minimo di continuità reddituale, un sostegno attivo alla ricollocazione o misure straordinarie, come ad esempio i lavori di pubblica utilità;

-       concretizzare quanto prima le azioni previste dal protocollo per l'elaborazione di un programma di rilancio del territorio dell'Amiata, sottoscritto lunedì 23 ottobre u.s.;

-       varare quanto prima il progetto di promozione integrata per valorizzare il territorio dell'Amiata, riguardante i settori del turismo, dell'agroalimentare, della cultura e dell'artigianato, così come presentato dalla Regione Toscana lo scorso 28 luglio nel territorio in oggetto;

-       definire misure urgenti per l’infrastrutturazione turistica della montagna;

-       verificare la possibilità di realizzare piani di interventi per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio amiatino, a partire dalla mitigazione del rischio idraulico, dalla difesa del suolo e dalla valorizzazione del patrimonio forestale.

Stragi: mozione chiede la declassificazione dei documenti e la digitalizzazione dei processi

Approvata in Consiglio regionale, con la sola astensione della Lega Nord,  una mozione per chiedere un intervento concreto del Governo in materia di stragi. Partendo – spiega Valentina Vadi, consigliera regionale e prima firmataria della mozione -  dalla piena attuazione dell’accordo tra il Ministero della Giustizia ed il MiBACT sulla digitalizzazione degli archivi dei Ministeri, per salvaguardare una documentazione giudiziaria di fondamentale importanza per la ricostruzione del nostro recente passato, oltreché per l’eventuale accertamento di dinamiche e responsabilità ad oggi non completamente emerse. Chiediamo inoltre la piena attuazione della direttiva emanata lo scorso aprile dal Presidente del Consiglio, per declassificare e rendere fruibili, superando così le resistenze che ancora oggi continuano a negare l’accesso a informazioni connesse alla strage di Bologna. Infine che sia data completa attuazione alla legge sulle vittime di terrorismo, che ancora oggi su molti aspetti risulta non pienamente attuata.

L’idea di questa mozione – precisa Vadi – nasce dopo la mia partecipazione alla commemorazione del 2 agosto scorso per la strage di Bologna, sicuramente l'atto terroristico più grave avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra e uno degli ultimi della "strategia della tensione" che destabilizzò la vita politica ed istituzionale del nostro paese.

L'archiviazione per i mandanti dell'attentato terroristico che ancora non sono stati individuati, la digitalizzazione degli archivi dei ministeri che permetterebbe di approfondire le indagini ma che viene ostacolata e osteggiata, la desecretazione degli atti che non è consentita, la resistenza metodica che apparati dello Stato continuano a fare, in ogni modo e ancora oggi, nei confronti della ricerca della verità, dimostrano che non si vuole fare giustizia fino in fondo. E non se ne comprendono le ragioni effettive e reali, a tanti anni di distanza.

A 27 anni da quella strage, la memoria ed il ricordo sono un obbligo e un dovere morale che le Istituzioni hanno la responsabilità di promuovere e portare avanti, non lasciandole cadere nell'oblio e nella dimenticanza. Una memoria  - conclude Vadi – che deve essere trasmessa sopratutto alle giovani generazioni perché conoscano a fondo la storia difficile del nostro paese e non siano indulgenti, nel loro vivere quotidiano e nella loro crescita interiore ed intellettuale, nei confronti di comportamenti sociali o movimenti politici che fanno della assenza di memoria, della rimozione sistematica di atti e fatti storici, il fondamento della propria prassi politica.

Come ha spiegato la consigliera Vadi, la mozione impegna a dare piena attuazione a una direttiva del 2014 del presidente del Consiglio, ancora non rispettata, che prevede la declassificazione e il versamento dei documenti all’Archivio centrale dello Stato e il superamento delle resistenze “che ancora oggi continuano a negare l’accesso a informazioni connesse alla strage di Bologna e alle altre stragi di matrice terroristica”. Inoltre si chiede che sia dato effettivo seguito a un accordo del 2015 sottoscritto tra il ministero dei Beni culturali e il ministero della Giustizia per digitalizzare i processi di interesse storico, “per salvaguardare una documentazione giudiziaria di fondamentale importanza per la ricostruzione del nostro recente passato, oltre che per l’eventuale accertamento di responsabilità oggi non completamente emerse, rendendola disponibile a un vasto pubblico e soprattutto alle giovani generazioni”. Infine, si chiede che sia data completa attuazione alla legge 2006 del 2004 che stabiliva alcune modalità di benefici assistenziali e previdenziali spettanti alle vittime di stragi e ai loro familiari, dato che ancora oggi rimangono aperte numerose questioni.

Jacopo Alberti (Lega) ha annunciato il voto di astensione del suo gruppo “perché nell’atto ci si riferisce in maniera faziosa solo al terrorismo di destra, dimenticando quello della sinistra eversiva”. Tommaso Fattori (Sì- Toscana a Sinistra) ha giudicato la mozione “un ottimo atto” e ha precisato che “in questo caso si fa riferimento allo stragismo, che è stato di destra”.

Geotermia: Piancastagnaio, mozione per dire no a nuova centrale

Mozione unanime, in Consiglio regionale, per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a “esprimere parere negativo sulla richiesta di Via, da parte di Enel, per la realizzazione di una nuova centrale da 20 MW nel comune di Piancastagnaio, in località Asca”, nonché per attivarsi nei confronti di Enel affinché vengano applicate le tecnologie di ultima generazione per ridurre le emissioni delle centrali già esistenti. L’atto, a firma del gruppo Movimento 5 Stelle, è stato presentato in aula da Giacomo Giannarelli che, partendo da quando la mozione è stata protocollata, 21 settembre 2017, si è soffermato sul momento giusto per discuterla e approvarla, visto che sabato 11 novembre ci sarà un corteo per dire no alla nuova centrale.

Parere favorevole per la consigliera Monica Pecori (Gruppo misto Toscana per tutti), che ha posto in dubbio che la geotermia sia fonte di energia rinnovabile. Stessa espressione di parere anche per Stefano Scaramelli (Pd) che, soffermandosi sul testo emendato, ha puntualizzato di essere a favore di una geotermia che può modernizzare le tecnologie. Gli emendamenti, proposti dai firmatari della mozione insieme ai consiglieri del Pd Scaramelli e Simone Bezzini, infatti, tendono a sottolineare maggiormente la necessità di attivarsi nei confronti di Enel per aggiornare le tecnologie di ultima generazione per ridurre le emissioni delle centrali già esistenti sul territorio dell’Amiata. I dati sono incontrovertibili, ha affermato il consigliere Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra), quindi è fondamentale dire no ad Enel e applicare le migliori tecnologie.

 Fibonacci, Pieroni (PD): “Bene l’impegno a far conoscere la figura del grande matematico pisano”

L’aula del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità nella seduta di ieri l’atto con cui si chiede l’impegno della Regione per far conoscere la figura e l’operato di Leonardo Fibonacci.

“Credo che far uscire l’opera e le intuizioni di Fibonacci dalla cerchia ‘degli addetti ai lavori’ sia un intento più che condivisibile – spiega Andrea Pieroni, consigliere regionale –. Già come Provincia di Pisa ci eravamo spesi per valorizzare questa grande figura anche attraverso la collaborazione con l’associazione La Limonaia; ho appoggiato, dunque, la mozione presentata dai colleghi dell’opposizione, perché in linea con un impegno che ho seguito personalmente iniziato negli anni scorsi”.

Leonardo Fibonacci nacque nell’epoca in cui la repubblica marinara pisana era al suo apice, potenza economica e culturale, lo studioso ha il merito di aver portato in Europa la matematica moderna nel momento in cui era culla del pensiero scientifico moderno. La toponomastica pisana reca tracce indelebili di Fibonacci: la famosa sequenza di numeri è iscritta nella lunetta della facciata della chiesa di San Nicola; oltre ad un istituto comprensivo che porta il suo nome, un polo didattico universitario e un laboratorio.

“Ringrazio il presidente Giani – conclude Pieroni – che ha subito accolto il mio invito di attivarsi, come Consiglio regionale, per proporre iniziative in ricordo di Fibonacci già il 23 novembre in occasione del Fibonacci day che da anni si celebra soprattutto in contesti universitari ed accademici”.

Prevenzione Tumori, «Valorizzare e sostenere la medicina di genere e i centri di senologia»

Approvata una mozione per il sostegno alle strutture territoriali, primo firmatario Enrico Sostegni (Pd).

Sostenere ed implementare la medicina di genere, promuovere e valorizzare gli interventi di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie con maggior diffusione ai programmi di screening, confermare la centralità e l’importanza dei Centri di senologia costituiti nel territorio toscano quali presidi di eccellenza nella lotta contro il tumore al seno.

Sono gli obiettivi che si pone una mozione presentata dal consigliere regionale del Pd Enrico Sostegni e firmata anche dai consiglieri Pd Fiammetta Capirossi, Leonardo Marras, Gianni Anselmi, Antonio Mazzeo, Titta Meucci, Valentina Vadi, Lucia De Robertis, Stefano Scaramelli, Massimo Baldi, Nicola Ciolini e Ilaria Giovannetti approvata oggi dall’aula. Nella mozione si chiede anche di «garantire la permanenza dei Centri di coordinamento di area territoriale della salute e della medicina di genere».

«Tra le patologie che colpiscono in particolare il genere femminile, il tumore alla mammella risulta essere il primo tumore per frequenza ed altresì la prima causa di mortalità oncologica nella donna», ha spiegato Sostegni in aula sottolineando come anche in Toscana questa forma tumorale sia la patologia più frequente tra le donne, con un’incidenza di 4100 casi per anno e una prevalenza di 44.000 casi, con un trend in progressivo aumento, anche in ragione della diminuzione della mortalità.

Il consigliere ricorda inoltre che in Toscana è stata costituita nel 2014 la rete dei Centri di senologia, nell’ambito del riordino della rete chirurgica toscana, e che tali centri costituiscono un sistema organizzativo finalizzato «all’assistenza delle donne soggette al tumore al seno attraverso la collaborazione di professionisti riuniti in un gruppo multidisciplinare che permette di raccordare più servizi garantendo un’adeguata e completa cura dei soggetti interessati».

Tra questi centri rappresenta un’eccellenza il Centro Donna di Empoli, struttura dove si concentrano le attività sanitarie rivolte alle donne per la prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie oncologiche sanitarie che interessano la mammella e l’apparato genitale femminile attraverso la presenza di professionisti che si occupano della paziente dalla fase della diagnostica fino al follow up oncologico, così da garantire un completo “percorso di cura”.

«Un modello – ha concluso Sostegni – da estendere a tutta la Toscana, cioè quello di un approccio diagnostico e clinico fondato sulla multidisciplinarietà».

Marco Casucci (Lega Nord): “ Immigrazione: bocciata dal Pd, con astensione dei cinque stelle, nostra mozione sulle problematiche alla Castellaccia”

“Dopo essermi reso conto personalmente della precaria situazione in essere alla Castellaccia-afferma Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega Nord –ho presentato una mozione consiliare, bocciata dal Pd, mentre i 5 Stelle si sono astenuti, in cui chiedevo che la Giunta regionale si attivasse prontamente verso la Prefettura ed il Ministero dell’Interno, affinchè si tenesse, finalmente, conto di determinate peculiarità di frazioni, come appunto quella della Castellaccia, col chiaro scopo di evitare palesi situazioni di squilibrio tra il numero di residenti e quello dei richiedenti asilo, tuttora ospitati.” “Inoltre-precisa l’esponente leghista-il nostro atto premeva perché la stessa Giunta si facesse parte attiva nei confronti della già citata Prefettura, alfine che quest’ultima informi con la massima trasparenza, precisione e sollecitudine, i cittadini del luogo circa la sistemazione all’interno dei rispettivi confini comunali di extracomunitari richiedenti asilo.” “Insomma-conclude Marco Casucci-come al solito, La Lega pensa primariamente agli italiani, mentre il Pd ai presunti profughi…..”

 

Fonte: Consiglio Regionale

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina