Primario risulta in sala ma è assente, Careggi risponde al consigliere Donzelli

Il primario risultava in servizio, ma in realtà non era in sala operatoria, infatti il suo cartellino non era timbrato. L'Aou Careggi ha iniziato un'attività di verifica sulle presenze dei suoi chirurghi e sulle loro attività in seguito alle richiesta del consigliere regionale Giovanni Donzelli (Fdi).

Donzelli ha fatto esplicita richiesta sul chirurgo in questione e sul suo operato dal 2015 al 2016, chiedendo verifiche sugli interventi da lui effettuati, attraverso un accesso agli atti fatto lo scorso 17 ottobre. Il capogruppo di Fdi in apertura dei lavori del Consiglio Regionale di oggi, 7 novembre, ha chiesto in seduta che l'assessore alla Salute o la Giunta riferissero sulla questione in Consiglio.

Intanto l'Aou Careggi sta procedendo con le verifiche su tutta l'azienda per capire se si tratta si un caso raro o se anche altri chirurghi si siano comportati allo stesso modo, ma in particolare ha effettuato controlli sul nome segnalato da Donzelli, riscontrando delle discrepanze tra le presenze e i cartellini personali. Nei due anni sarebbe risultato presente ad altrettanti interventi sul periodo di una quindicina di giorni in cui invece era assente.

La risposta di Careggi

A seguito dell’interrogazione presentata dal Consigliere regionale sulle attività chirurgiche di un professionista di Careggi, la Direzione aziendale ha immediatamente disposto la verifica dei dati presenti nei propri sistemi informatici al fine di verificare la loro coerenza e regolarità.

L’analisi ha riguardato l’attività chirurgica svolta nel biennio 2015-2016. Le verifiche fatte saranno ampliate a tutti gli ambiti di attività chirurgica svolti in Azienda, verifiche attualmente possibili col il supporto dei nuovi software introdotti a Careggi nel corso degli ultimi due anni.

Fino ad ora l’incrocio dei dati ha evidenziato alcune incongruenze che sono state subito contestate dalla Direzione al professionista richiedendo una specifica relazione e riservandosi, qualora ne ricorrano i presupposti, di inviare i risultati della verifica all’Autorità Giudiziaria competente.

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