A distanza di 10 giorni dalla Commissione Statuto e Regolamenti, si sono perse le speranze di ricevere le scuse formali per il comportamento arrogante e immotivatamente aggressivo tenuto dall’assessore Arrigoni nella seduta del 25 ottobre 2017. In discussione le novità introdotte dalle ultime circolari ministeriali sul “pasto da casa” e gli aggiornamenti sugli impegni presi dallo stesso Assessore sia per sviluppare un questionario da sottoporre all’attenzione dei genitori che per coordinarsi con la dirigenza scolastica e valutare concretamente l’introduzione del pasto da casa nelle nostre scuole. Oltre a non aver dato seguito agli impegni presi su entrambi i fronti, l’assessore ha esordito negando alla Commissione qualsiasi fondamento giuridico che ne legittimasse la convocazione. Come se ciò non bastasse, si è poi prodigato a sottintendere, nemmeno troppo velatamente, l’incapacità del Presidente, accusandola per più di un’ora di avere utilizzato la Commissione per scopi inadeguati. Considerato che il Presidente svolge la professione di avvocato, tali dichiarazioni risultano oltremodo offensive. Fortuna vuole che abbia tutti gli strumenti per tutelare la propria professionalità e possa persino valutare se sia il caso di procedere nelle sedi opportune. Se l’Assessore non fosse stato così impegnato a contestare professionalità e competenza del Presidente, si sarebbe infatti già accorto che da un anno proprio quella commissione si occupa del tema “pasto da casa” su indirizzo del Sindaco e di tutto il Consiglio Comunale (vd. Verbale C.C. 29 settembre 2016). Svegliarsi al quarto incontro sollevando polemiche sterili, che nulla apportano alla discussione, è quantomeno paradossale. Se questo è l’atteggiamento che un assessore si permette di avere pubblicamente nei confronti di un altro rappresentante delle istituzioni, sorge il legittimo dubbio di come si possa relazionare nei confronti del comune cittadino. Il sindaco Cucini, sempre molto attento al rispetto del decoro istituzionale, è stato forse informato dal presidente Lombardo del pessimo spettacolo offerto da uno dei suoi collaboratori più stretti nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche?
Pasto da casa, si infiamma di nuovo la polemica a Certaldo
