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Rapporto Unesco, Falchi: "Nuova pista incompatibile col nostro territorio"

Pubblichiamo il lungo commento del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi in merito al rapporto Unesco dedicato all'aeroporto di Peretola. Falchi, eletto con Sinistra Italiana alle elezioni dello scorso anno, ha nei punti del suo programma elettorale lo stop all'inceneritore di Case Passerini e la salvaguardia del Parco della Piana rispetto all'ampliamento della pista dell'aeroporto di Peretola.

"Chi oggi, come il Sindaco di Firenze o il Presidente di Toscana Aeroporti, gioisce per il rapporto dell’Unesco che cita, tra le altre cose, l’espansione dell’Aeroporto di Peretola probabilmente quel documento non l’ha proprio letto.

È sufficiente, infatti,leggere le poche pagine del paper presentato ieri per rendersi conto che i risultati della missione sono ben diversi da quelli sbandierati sulla stampa di oggi.

Il report (che trovate a questo link whc.unesco.org/document/160848) non prende in considerazione gli effetti della nuova pista sull’ambiente e sulla popolazione, ma esclusivamente sul patrimonio storico.
Si dice in modo chiaro che ci sarà un miglioramento soltanto per quello che riguarda la fruibilità delle ville La Petraia e di Castello, grazie all’allontanamento della pista.
Per il resto si parla di impatti nulli o appena positivi sul patrimonio artistico di Firenze, niente si dice sul resto del territorio semplicemente perché non oggetto di questo rapporto.

Piuttosto viene evidenziato un rischio: quello di attrarre una quantità di visitatori che Firenze, oggi, non sarebbe in grado di gestire in seguito all’apertura di rotte da parte di linee low cost, evenienza, questa, da sempre esclusa dai sostenitori della pista, ma, a quanto pare, non dall’Unesco. Del resto, è sufficiente un po’ di buon senso per aspettarsi uno sviluppo di questo tipo, disarmonico e impattante.

Stupisce (si fa per dire) ancora una volta la poca serietà da parte di alcuni sostenitori del nuovo aeroporto.
La verità è che, a più di un anno dall’annuncio, della firma sulla valutazione di impatto ambientale non c’è traccia e difficilmente piegare a proprio piacimento e in maniera goffa il rapporto di un Ente importante come l’Unesco potrà cambiare la realtà dei fatti: la nuova pista è incompatibile con il nostro territorio, con le sue prospettive di sviluppo, con il rispetto dell’ambiente."

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