Furti a Pontedera, il sindaco: "La città non ceda alle tentazioni della giustizia fai da te"

Simone Millozzi

"Ritengo siano inaccettabili gli episodi di furto, danneggiamento ed aggressione avvenuti in città soprattutto ai danni delle attività commerciali. Ritengo sia indispensabile un impegno ulteriore e rafforzato da parte delle forze dell'ordine perché quelli che un tempo venivano definiti “reati minori” creano una legittima apprensione ed una forte preoccupazione nella comunità a cui deve esser data una risposta.

Il senso di frustrazione di chi ne subisce le conseguenze si innerva all'interno di un senso di disagio economico e sociale che sta attraversando le nostre comunità minando la serenità che è necessaria alla ordinata convivenza civile. Occorre una attenzione dedicata ed uno sforzo di prevenzione e repressione da parte delle autorità che hanno la competenza, le professionalità, le risorse umane e strumentali per garantire la sicurezza del territorio; per arginare il senso di impotenza che deriva dal verificarsi di tali episodi e per contrastare il senso di impunità che incoraggia gli autori a ripeterli in modo seriale.

Così come avvenuto anche nella recente e brillante operazione di polizia in cui è stato individuato il responsabile di alcune rapine è necessario che la risposta delle forze dell'ordine sia tempestiva ed efficace perché tali fatti non restino impuniti. Serve che il sistema delle pene sia certo in primo luogo per non mortificare lo straordinario lavoro compiuto dalle donne e degli uomini delle forze dell'ordine non meno che dalla magistratura. Serve che gli autori dei reati vengano individuati e condannati e che scontino con certezza la pena prevista perché in uno stato di diritto e democratico chi sbaglia deve pagare.

Il Comune ed il sindaco di Pontedera, pur all'interno delle limitate prerogative in materia e con i soli poteri attribuiti dalla legge, hanno fatto, fanno e faranno la propria parte per esser di supporto alle esigenze della città ed alle attività delle autorità competenti così come abbiamo fatto da un lato attivando, fin da subito e tra i primi in Italia, gli strumenti introdotti dal Decreto Minniti e dall'altro mettendo a disposizione del coordinamento delle forze dell'ordine gli operatori della Polizia Locale.

Questo è quello che dirò e chiederò al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che il Prefetto ha annunciato di convocare a breve a Pontedera.

Alla città ed alle comprensibili preoccupazioni che la stanno attraversando invece mi sento di dire di non farsi trascinare dal fascino effimero ed inutile delle ricette facili, dalle tentazioni della giustizia fai da te, dalle pulsioni di odio verso le diversità, dagli apprendisti stregoni che vorrebbero lucrare sulle paure millantando soluzioni impossibili e facendo credere come praticabili azioni invero autoritarie, illegali ed illegittime. In Italia il Sindaco non è uno sceriffo e non può che agire nel rispetto delle leggi vigenti. La prova tangibile, dimostrabile dai fatti e dai numeri, è che rispetto alla commissione di reati, i Sindaci tutti, di qualsiasi orientamento politico, a parte dichiarazioni pubbliche più o meno roboanti su quel che potrebbe o dovrebbe esser fatto per la sicurezza delle città, in concreto esercitano il proprio ruolo e compiono atti all'interno del perimetro delle attribuzioni che sono loro proprie, a Pontedera come a Grosseto, a Livorno come a Conegliano.

Dovunque ed in ogni tempo ci saranno coloro a cui basta (e giova) urlarli i problemi di portata collettiva; altri a cui preme affrontarli con la consapevolezza che per farlo, davvero, serva uno sforzo condiviso ed un impegno collettivo: per formazione personale e per il ruolo che rivesto io sto e starò con questi ultimi".

Simone Millozzi, sindaco di Pontedera

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