Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Pisa, insieme ai militari del Nucleo Cinofili di San Rossore e della Compagnia di Intervento Operativo di Firenze, hanno dato luogo a un’operazione di contrasto allo spaccio di droga in Calambrone, precisamente in Via dei Porcari.
La strada che collega il lungomare all’Oasi WWF del Bosco di Cornacchiaia è continuamente monitorata dalle pattuglie dei militari e nel corso del 2017 sono state deferite oltre 40 persone per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sorprese subito dopo aver acquistato cocaina in un luogo di spaccio gestito da cittadini di origine marocchina.
La zona di spaccio si trova a ridosso di una pineta nell’Oasi WWF e lo scambio della sostanza avviene regolarmente a ridosso di una recinzione, utilizzata dagli spacciatori per avere una sicura protezione dagli interventi delle Forze di Polizia, dando quindi la necessaria tranquillità per operare l’attività criminosa. Nonostante la giornata piovosa, il viavai di acquirenti giunti in macchina è stato verificato continuo ed intenso.
I militari hanno dapprima intercettato due distinte auto di acquirenti, residenti nel livornese, trovati in possesso di dosi di cocaina; i due acquirenti sono stati segnalati alla Prefettura livornese quali assuntori di stupefacenti. Successivamente, intervenendo con diverse squadre perfettamente mimetizzate nella vegetazione, i Carabinieri sono riusciti a trarre in arresto un 23enne di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio nazionale, che, dopo aver ingaggiato una colluttazione con un militare, è stato sopraffatto ed ammanettato.
Sul marocchino, sono state rinvenute ulteriori dosi di cocaina per un totale di 11 gr. circa, la somma in contanti di 245€ e un coltello. Inoltre, lo straniero era in possesso di torce e di un binocolo necessario per svolgere la sua attività osservando l'arrivo dei controlli.
All’interno della boscaglia è stata notata una tenda da campeggio, dove i marocchini bivaccavano in attesa dei 'clienti'; cospicua anche la quantità di rifiuti rinvenuta nell’oasi protetta, segno della continua presenza dei magrebini. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato alla locale Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, in attesa dell’udienza di convalida che verrà celebrata nei prossimi giorni.
