gonews.it

Ciclismo e cultura: serata ricordo per Gastone Nencini, il ‘Leone del Mugello’

Al centro la memoria e le emozioni dei ricordi per esplorare lo sport e i suoi grandi protagonisti: un tuffo nel passato, nel presente e nel futuro. Torna l’iniziativa “Essere campioni è un dettaglio” che regalerà una serata al Cenacolo degli Agostiniani (via dei Neri, 15) sabato 28 ottobre alle 21.30, nel ricordo del grande ciclista Gastone Nencini, conosciuto anche come il ‘Leone del Mugello’. Presenterà la figura del campione Paolo Bruschi ed interverrà all’incontro Elisabetta Nencini, figlia di Gastone.

L’ingresso è libero. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Empoli e realizzata in collaborazione con la biblioteca comunale ‘Renato Fucini’.

«Si tratta di un evento – spiega l’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi –nato da una lunga chiacchierata con Luciano Santini, uomo profondamente appassionato di sport e affascinato da chi ha portato la propria disciplina sulle vette più alte: Nencini è stato uno dei pilastri del ciclismo moderno, ci sembrava doveroso dedicare una serata a questo grande campione. Ringrazio di cuore la figlia Elisabetta che ha accettato di venire a raccontarci il Gastone Nencini nella vita privata, nella figura di padre oltre che in quella di atleta. E ringrazio Paolo Bruschi che con competenza ci offrirà uno spaccato del ciclismo di quegli anni. Spero che saremo in tanti al Cenacolo degli Agostiniani sabato prossimo, sicuramente mi aspetto numerosi appassionati. Empoli è una città legatissima al ciclismo».

CHI ERA GASTONE NENCINI? – Nasce a Barberino di Mugello, 1º marzo 1930 e muore a Firenze il 1º febbraio 1980. Professionista dal 1953 al 1965, vinse un Giro d'Italia e un Tour de France. È il quarto dei sette vincitori italiani del Tour dopo Ottavio Bottecchia, Gino Bartali, Fausto Coppi e prima di Felice Gimondi, Marco Pantani e Vincenzo Nibali.

Era soprannominato Il Leone del Mugello per l'indomito coraggio e la determinazione in corsa. Vincitore del Giro d'Italia nel 1957, avrebbe potuto affermarsi già nel 1955 se, vittima di una foratura, non fosse stato attaccato da Fiorenzo Magni e Fausto Coppi, che riuscirono ad arrivare soli a San Pellegrino. Oltre alla classifica generale del 1957 si aggiudicò complessivamente otto tappe e la maglia verde nel 1955, e vestì per otto giorni la maglia rosa. In questa stagione, oltre al successo al giro ottenne un sesto posto al Tour de France e un nono alla Vuelta a España, risultando il secondo ciclista dopo Raphael Geminiani, l'ultimo ad oggi, ad aver concluso i tre Grandi Giri nei primi dieci nella stessa stagione, nonché l'unico ad averne vinto uno dei tre.

Dopo essere stato il vincitore morale del Giro d'Italia del 1955 ed essersi aggiudicato chiaramente quello del 1957, Nencini risultò ancora una volta il vincitore morale della corsa in rosa del 1960. Vinse il Tour de France 1960 sfiorando così la grande impresa di vincere nello stesso anno sia il Giro che il Tour. Nelle corse di un giorno ottenne alcuni buoni piazzamenti come il secondo posto al Giro dell'Appennino del 1962 e al Campionato di Zurigo nel 1964, il terzo nel Giro del Lazio del 1957 e nella Milano-Torino del 1960 e una vittoria nella Tre Valli Varesine nel 1956. Si aggiudicò in totale 24 corse.

Vestì sei volte la maglia azzurra della Nazionale italiana. Importante il suo ruolo nella squadra azzurra che portò Ercole Baldini alla maglia iridata nel 1958 a Reims. Nencini è morto nel 1980 dopo una breve malattia, a soli 49 anni, ed è stato sepolto nel cimitero comunale di Barberino. (fonte:Wikipedia)

IN SUO ONORE - Esiste un monumento al passo della Futa: lungo il muraglione spartivento è posto un grande ritratto a bassorilievo di bronzo che lo raffigura in corsa con la sottostante dedica che recita: «A Gastone Nencini. Il comune di Barberino, gli sportivi, i compagni di tante battaglie ricordano il campione mugellano». Nel 2012 in Toscana gli è stato intitolato un canale televisivo regionale che si chiama, per l'appunto, Gastone Nencini; tale canale trasmette servizi relativi al ciclismo.

 

Exit mobile version