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Turista morto a Santa Croce, il Comune di Firenze potrebbe non costituirsi parte civile

Palazzo Vecchio potrebbe non costituirsi parte civile per quanto riguarda la morte del turista spagnolo alla Basilica di Santa Croce. A spiegarlo è Cristina Giachi, vice sindaco di Firenze, nel Consiglio comunale di oggi, lunedì 23 ottobre. Nell'ambito dell'inchiesta sono indagati la presidente dell'Opera di Santa Croce, il segretario generale, il responsabile tecnico e l'architetto titolare della ditta specializzata intervenuta per ultima nella manutenzione dell'area del capitello caduto.

«Al momento non abbiamo ancora valutato la costituzione di parte civile. La colposità del reato contestato e gli elementi fino ad ora emersi ci spingono a considerare questa tragedia come tragica fatalità. È chiaro che per una valutazione definitiva aspettiamo gli elementi che emergeranno dalle indagini in corso. La basilica di Santa Croce non è un bene del Comune – ha ricordato la vicesindaca – ma tra quelli dell'amministrazione ci sono dodici complessi religiosi tra i quali San Salvatore al Monte, Santo Spirito, la Santissima Annunziata, il convento di Santa Maria Novella, Santa Maria del Carmine, San Giovannino degli Scolopi e San Carlo dei Barnabiti. Per questi – ha aggiunto – abbiamo anzitutto un piano di manutenzione annuale, che per il 2017 ammonta a circa 280mila euro. C'è poi il programma triennale di manutenzione e controlli, che scade nel 2020, pari a quasi 12milioni di euro».

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