Stop al fondo antiludopatia, l'Osservatorio toscano: "Ora studiamo come ripartire"

Serena Spinelli

«Per prima cosa si dovrà leggere bene la sentenza del Tar, dopodiché la Regione deciderà come procedere. Di sicuro l’obiettivo prioritario è quello di riuscire a portare avanti l’impegno sul fronte del contrasto alla dipendenza e al disturbo da gioco d’azzardo». Così Serena Spinelli, presidente dell’Osservatorio regionale toscano sul fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, commenta ad Agipronews la decisione del Tar del Lazio, che oggi ha accolto un ricorso del Codacons, annullando i piani regionali antiludopatia istituiti con il fondo da 50 milioni previsto dalla legge di stabilità 2016.

Secondo la ripartizione del fondo, alla Toscana sono andati 3,1 milioni, ma la Regione, spiega Spinelli, pur avendo già deciso il piano delle iniziative, «non ha ancora proceduto ad utilizzare le risorse provenienti dal fondo, in attesa proprio della sentenza odierna. Credo che il Piano di contrasto elaborato dalla Regione Toscana sia una grande occasione da sfruttare al massimo, in particolare sul piano della prevenzione e soprattutto perché molte della azioni sono rivolte alle scuole e ai giovani. La Toscana si metterà da subito al lavoro per trovare il modo di portarlo a compimento».

Nove regioni erano già pronte ad utilizzare le risorse

La sentenza del Tar Lazio, che su ricorso del Codacons ha annullato i piani regionali antiludopatia, alimentati da un fondo nazionale di 50 milioni di euro, ha riflessi soprattutto sulle nove regioni italiane che a oggi si sono dotate di un piano di contrasto al gioco patologico e sono quindi teoricamente pronte a realizzarlo. Fra queste, spiega Agipronews, la Lombardia, alla quale in sede di ripartizione è toccata la fetta più grande, 8,2 milioni e che già nei mesi scorsi ha finanziato con due milioni di euro un bando che prevede diverse linee d’azione: informazione e comunicazione, formazione, ascolto e orientamento mappatura e contestuale azione di controllo, azioni no slot, controllo e vigilanza, ricerca. Fra le regioni “pronte”, prosegue Agipronews, c’è anche il Lazio, che il 22 marzo 2017 ha presentato un Piano regionale per il contrasto del gioco patologico da 14,4 milioni, nel quale confluisce anche una porzione del fondo nazionale, pari a 4,8 milioni. Le altre sono la Toscana, a cui toccano 3,1 milioni dei 50 stanziati dal fondo, il Veneto (4 milioni), l’Abruzzo (1,1), la Calabria (1,6), il Friuli (1), la Puglia (3,4) e il Piemonte (3,6).

Fonte: Agipro

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