gonews.it

Mamme No Inceneritore replicano al ministro Lotti: "Prendiamo il treno del recupero delle risorse"

Flash mob delle "Mamme no inceneritore"

Aldilà della bagarre interna al Partito Democratico e alle sue maggioranze di governo regionale e nazionale, che non ci interessano, troviamo fuori tempo la posizione del ministro dello sport Luca Lotti che ricordiamo essere anche segretario del CIPE Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ente che gestisce miliardi di euro pubblici, di fatto indirizzando le scelte strategiche industriali e infrastrutturali italiane. Non ci fanno affatto stare sereni le sue idee economiche industriali ad esempio sulla termovalorizzazione, idee che associamo perlomeno al secolo scorso. L'industria e lo sviluppo tecnologico oggi sui rifiuti chiedono tutt'altra visione.

Si legga Eurostat dove si afferma:
"I rifiuti, definiti dalla direttiva 2008/98/CE (articolo 3, paragrafo 1) come "qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi", costituiscono potenzialmente un'enorme dilapidazione di risorse sotto forma sia di materiali sia di energia. Inoltre, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti possono avere un forte impatto ambientale. Le discariche ad esempio, occupano spazio e possono provocare l'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, mentre l'incenerimento, se non correttamente regolamentato, può diventare una fonte di emissione di inquinanti atmosferici pericolosi".

Come ministro dello Sport, dovrebbe ad esempio preoccuparlo che a Torino in questi giorni sia sconsigliabile andare a fare attività fisica per l'elevato livello di inquinamento. Si legga inoltre gli studi sviluppati e pubblicati su riviste di economia ( non di ambientalismo!) come il rapporto Waste End della fondazione Symbola e Kinexia spa.

Il presidente di Kinexia afferma:
"Nella costruzione di impianti di gestione vanno implementati i sistemi ‘resilienti’, in grado di garantire l’adattamento al contesto produttivo e dei consumi, senza lasciare alle comunità delle inutili – e costose – cattedrali nel deserto. Vanno dismessi gli impianti di incenerimento privi di efficienti linee di recupero energetico, e va lanciata una moratoria contro quelli nuovi. La discarica cesserà di essere un "reattore biologico", per diventare finalmente un "deposito minerale": solo per scarti di trattamento e rifiuti stabilizzati o mineralizzati".

Invitiamo il segretario Luca Lotti sabato 28 ottobre a prendere il bus Ataf linea 30 e venire a Villa Montalvo Campi Bisenzio a partecipare al convegno dei Comuni e delle Comunità a Rifiuti Zero dove si parlerà di industria del riciclo del XXI secolo e delle strategie di raccolta e recupero delle risorse adottate già da 262 Comuni. Segretario, non perda il treno... e l'autobus!

Exit mobile version