Cambio di deleghe, la Lega Nord rincara la dose

"In una amministrazione corretta e ben funzionante, quando ci si rende conto che un assessore non è in grado di svolgere adeguatamente gli incarichi che gli sono stati affidati, lo si rimuove. E, soprattutto, non dovrebbe volerci troppo tempo per rendersi conto dell'adeguatezza o meno di chi ha ricevuto un certo incarico, specialmente quando ogni giorno aumentano le lamentele dei cittadini per come certi settori della cosa pubblica vengono gestiti.

Che pensare, allora, di un sindaco che, praticamente, dopo quasi quattro anni dall'insediamento pare aver voluto bocciare il proprio vicesindaco e, pur revocandogli le deleghe affidategli, anziché rimuoverlo dall'incarico, gli conferisce deleghe in altri settori? Che abbia ritenuto la signora Merola non all'altezza dei compiti che a suo tempo le furono affidati e che, al contempo, abbia scoperto in lei competenze che prima erano state ignorate?

La risposta, probabilmente, è più semplice di quanto sembri: questo Sindaco, consapevole delle spaccature profonde interne alla sua maggioranza, vuol mettersi al riparo per tentare di nuovo la corsa elettorale nel 2019 e, per fare ciò, deve lasciare poco spazio al nemico e accentrare su di sé quante più deleghe possibili o, quanto meno, le più significative. Come, appunto, quelle ai Lavori Pubblici, Gestione e Manutenzione del Patrimonio Pubblico, Viabilità, Urbanistica, Edilizia Pubblica e Privata, Gestione del Territorio e Affari Generali, cioè quei settori che, se adeguatamente gestiti, possono rappresentare un fertile terreno in cui andare a raccogliere voti, specialmente quando si hanno in mente progetti a lungo termine. Quei settori per i quali, fino a martedì scorso, la delega era in capo alla vice sindaco Lida Merola.

Sarà mancato il coraggio di portare fino in fondo la resa dei conti, sarà stato un calcolo opportunistico per non consumare del tutto la rottura nella maggioranza, fatto sta che la vicesindaco, del cui passaggio in questa giunta non rimarrà nemmeno un selfie, è stata sacrificata alla ragion del Toti che, comunque, l'ha consolata attribuendole quelle deleghe che, per loro natura, comportano nei confornti dei titolari l'antipatia dei cittadini. Del resto si sa che quando si parla di Bilancio, Finanze, Personale e Tributi, si parla spesso e volentieri di dover mettere le mani in tasca alle persone. Il resto vien da sé.

Non sappiamo quale sarà l'evoluzione dei dissidi interni a questa maggioranza che ci amministra, non sappiamo quante teste o quanti sacrifici ancora chiederà il Sindaco in corso d'opera per mettersi al riparo dal fuoco amico.

Fatto sta che quanto accaduto è molto grave, perchè quando un amministratore non è ritenuto capace di svolgere i compiti che gli sono stati affidati lo si rimuove e non gli si affidano certamente deleghe diverse per le quali non ci si è minimamente preoccupati di verificare se, almeno in quei settori, abbia le adeguate competenze. Nessuna giustificazione, invece, si potrebbe trovare se questo curioso rimpasto fosse stato effettuato in vista delle prossime elezioni per consentire al Sindaco di mettere una ipoteca sul futuro.

Di certo in tutta questa storia c'è solo che Castelfranco di Sotto si merita amministratori migliori di quelli attuali. Anche perchè trovarne di peggiori sarebbe impresa ardua."  

Lega Nord Castelfranco di Sotto.

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