Un furto a Ponsacco e un tentato furto a Staffoli, non è per niente incoraggiante il quadro della serata di oggi, giovedì 12 ottobre. A fare da filo conduttore è una Panda nera, che si aggira con le luci spente tra la Zona del Cuoio e la Valdera e che in passato è stata segnalata nei gruppi cittadini su Facebook.
A Staffoli (Santa Croce sull'Arno) è andata bene a una famiglia che vive in uno stabile tra via del Vino e via Indipendenza. Poco dopo le 21.30 i malviventi hanno scavalcato il muretto di recinzione di una casa e hanno provato a scassinare una finestra al piano terra. Al piano superiore i membri della famiglia hanno sentito un gran rumore provenire da basso e, allertati, sono corsi sul terrazzo.
Nel momento in cui gli abitanti della casa hanno iniziato a urlare i ladri sono scappati via. Erano tre, ma non è stato possibile riconoscerli perché sono fuggiti subito e sono saliti su una Fiat Panda nera parcheggiata nella vicina via Carlo Marx. Vani i tentativi di inseguimento, i ladri si sono dileguati nel nulla.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno ascoltato i membri della famiglia, piuttosto colpiti dall'accaduto. I banditi non hanno portato via nulla, ma hanno provocato gravi danni agli infissi. Colpisce anche che i ladri abbiano agito nonostante la presenza di un evento nelle vicinanze dello stabile, il che significa che era presente un cospicuo numero di persone nei pressi della casa.
I militari hanno raccolto le testimonianze della famiglia e hanno spiegato che circa un'ora prima un caso simile si era verificato in una villetta poco fuori dal centro di Ponsacco. Anche in quel caso il modus operandi era il solito e pure lì si parla di un'utilitaria nera simile alla Panda. Ancora è presto per 'ufficializzare' il collegamento tra i due colpi, ma pare proprio che si tratti di una banda.
I malviventi non paiono curarsi di ciò che avviene nelle vicinanze delle case in cui compiono furti. In più sembra che non pianifichino i colpi, ma agiscano d'istinto, muovendosi a fari spenti nelle ore più buie. I carabinieri di San Miniato indagano.
Gianmarco Lotti
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