Concessioni demanio idrico, Mugnai (FI): «Dalla legge grande incertezza»

Stefano Mugnai

«Sulle concessioni di demanio idrico la Regione dà un’unica certezza: un’aliquota che dal 2019 schizzerà al 50% su canoni già aumentati e nessuna indicazione sul riordino delle varie situazioni in modo da non incorrere, sempre tra due anni, nella mancanza di requisiti idraulici per il rilascio delle concessioni. A Pisa, dove il Comune sta lavorando a un Regolamento per la Navigabilità il cui obiettivo è proprio quello di mitigare i vincoli idraulici per le strutture pertinenti l’attività che abbiano dimostrata storicità, si rischia il pandemonio»: a mettere in guardia è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai esaminando la legge regionale sulle concessioni di occupazione e utilizzo acque nelle aree del demanio idrico in discussione oggi in aula.

Se in generale Mugnai rileva come per tutti, dopo un sospiro di sollievo di due anni con la sospensione dell’addizionale regionale sul canone concessionale fino a tutto il 2018, dal 2019 ci sarà da affrontare la stangata di un’aliquota regionale del 50%, per Pisa, osserva, «la situazione è più complessa per via della situazione particolare dell’area di Golena d’Arno interessata dalle postazioni di rimessaggio, quella lungo il viale D’Annunzio». Si tratta, prosegue Mugnai, di «un nodo che la Regione non ha mai sciolto, ma che rappresenta fonte di preoccupazione per i concessionari». A questa particolarità tutta pisana con la nuova legge vanno ad aggiungersi le contingenze diffuse dal momento che le concessioni di demanio idrico riguardano un ampio ventaglio di attività che vanno dall’utilizzo delle acque per scopi irrigui o agricoli alla tenuta di capanni da pesca, ad esempio, o attraversamento di corsi d’acqua con condotte… di tutto e di più.

Su tutti già adesso pesa un aumento vigoroso del canone, e un’imposta regionale al 50% dal 2019 andrà a gravare ulteriormente. In più c’è l’indeterminatezza sulla durata che avranno i nuovi titoli di concessione rilasciati. «Inoltre – osserva ancora il capogruppo di Forza Italia – si prevede che se mancheranno i requisiti idraulici per il rilascio della concessione l’occupante liberi immediatamente l’area; ma come si potrà evitarlo se non è menzionato alcun procedimento normativo di riordino delle varie situazioni?»

Fonte: Consiglio Regionale

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina