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L'orto per detenuti: il progetto nel carcere di Volterra

L'ingresso del carcere di Volterra

Un protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Orto urbano della Fortezza Medicea di Volterra”. E’ quanto siglato tra il Comune e la Casa di reclusione di Volterra e che vedrà i detenuti, a titolo di volontariato, realizzare una produzione ortoflorovivaistica che sarà destinata alla cucina detenuti e a specifici progetti interni anche nell’ambito del corso turistico alberghiero aperto agli studenti detenuti e agli studenti esterni.

«Grazie al lavoro congiunto della direzione del carcere da cui è partita l’idea progettuale e dell’assessorato alle politiche sociali – spiega il sindaco Marco Buselli - abbiamo potuti intercettare i finanziamenti legati al bando e avviare un percorso improntato alla realizzazione di orti in città e sul territorio». Il protocollo La direzione della casa di reclusione mette a disposizione del progetto, per un periodo di cinque anni, le fasce di terreno nell’area del Vecchio forno, oltre ai due appezzamenti destinati all’orto interno del progetto “L’Orto, luogo di incontri e di vita”. Le aree saranno così destinate alla produzione orticola e florovivaistica; la casa di reclusione prenderà in carico il materiale, gli utensili e le attrezzature acquistate e provvederà alla realizzazione del progetto che sarà finanziato dall’ente Terre regionali Toscane con il cofinanziamento dell’Amministrazione comunale.

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