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Muore precipitando dal capannone, sequestrata la struttura

La Unilabel del Pozzale (foto gonews.it)

Il capannone della Unilabel dove Guerino Elia, 46enne di Poggio a Caiano, è morto nella mattina di ieri, giovedì 5 ottobre, è stato posto sotto sequestro. I carabinieri della compagnia di Empoli stanno indagando dopo l'arrivo a Empoli sempre nella giornata di ieri del sostituto procuratore Christine Von Borries.

Elia, originario di Crotone, marito e padre di tre figli, gestiva assieme al fratello la ditta Elfra. Secondo le cronache riportate sui quotidiani 'Il Tirreno' e 'La Nazione' erano in due sul tetto del capannone: nel rimuovere un pezzo di copertura qualcosa è andato storto per il pratese, che è precipitato da 7 metri di altezza ed è morto in breve tempo. Intorno a lunedì della prossima settimana sarà disposta l'autopsia. Al momento nessuno è iscritto al registro degli indagati.

Gli interrogativi a cui si dovrà dare una risposta ai familiari sono tanti: perché il tetto ha ceduto? Perché Guerino Elia non aveva abbastanza protezioni da evitare la caduta? Quel lavoro eseguito ieri mattina era veramente così pericoloso? Quello che ci sentiamo di condividere è l'inevitabile affermazione: non si può morire per lavoro nel 2017.

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