Il Partito Democratico è sempre in prima fila quando si tratta di difendere le donne dalla violenza sessista. Non a caso la sottosegretaria alla presidenza del consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, ha tempestivamente espresso solidarietà alla sindaca di Cascina per la frase violenta e sessista a lei indirizzata da un iscritto a Facebook. Un gesto importante, che dimostra come non esistano differenze politiche capaci di farci dimenticare la necessità di dire no a ogni forma di violenza, a partire da quella verbale.
Susanna Ceccardi è stata vittima di un volgare attacco personale, analogo in forma e contenuto ai tanti subiti dalla presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Forse proprio seguendo l’esempio dell’onorevole Boldrini, anche la sindaca di Cascina ha dichiarato di voler procedere a una querela.
Un anno fa la sindaca chiudeva la consulta per le pari opportunità e invitava le donne a “non essere preda”. Oggi pronuncia parole condivisibili sul bisogno di una crescita culturale che passi da iniziative formative. È finalmente in atto una maturazione che avevamo da tempo auspicato, e che ci auguriamo possa preludere a un cambiamento di approccio verso tutte le violenze e discriminazioni.