Società Dantesca, uno sguardo alle celebrazioni del 2021

Il presidente Giani: “In un’alleanza tra istituzioni culturali e Consiglio regionale, ci prepariamo alle celebrazioni del 2021, a sette secoli dalla morte del Sommo Poeta”


“Abbiamo voluto presentare qui il programma di attività della Società dantesca italiana perché, in una sorta di alleanza tra istituzioni culturali ed il Consiglio regionale della Toscana, stiamo preparandoci ad una scadenza fondamentale per promuovere e valorizzare Dante Alighieri e la sua opera. Il 2021 ricorderemo i sette secoli dalla morte del Sommo Poeta e per questo il Parlamento ha approvato una specifica legge di sostegno alle varie iniziative. Abbiamo così anche le celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo, nel 2019, e di Raffaello, nel 2020”.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, questa mattina in Sala Barile del Palazzo del Pegaso, nel corso della conferenza stampa tutta dedicata a questo appuntamento.

Il ciclo autunnale della tradizionale ‘Lectura Dantis’ partirà giovedì prossimo, 5 novembre, con Mira Mocan e ‘Il Canto VII dell’Inferno’, per proseguire ogni giovedì in Sala Mazzoni del Palagio della Lana fino a fine mese.

“Fin dai tempi in cui venivano affidate a voci come quella di Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello – ha ricordato il presidente dell’assemblea toscana – rappresentano un punto di riferimento nel panorama culturale italiano”.

“Sono invitati studiosi di oltre Atlantico e nazionali, in genere i massimi esperti su questi canti” ha precisato il professor Marcello Ciccuto, presidente della Società Dantesca Italiana, il principale organo di memoria e di promozione della figura e dell’opera del Poeta, fondata in epoca ottocentesca, che ne cura l’edizione nazionale delle opere. “A questa attività tradizionale– ha aggiunto il professore – si affianca un seminario molto specifico, che riguarda la figura di Francesco de Sanctis, nel bicentenario della nascita, come lettore di Dante, con sette, otto relatori che verranno da tutto il mondo. La visione moderna del Sommo Poeta e della sua opera è una prospettiva a cui teniamo molto”.

Per il secondo convegno, Marcello Ciccuto non ha esitato ad usare l’aggettivo “gigantesco”. “E’ un convegno internazionale sui rapporti tra Ovidio e Dante, che si inserisce nelle iniziative per il bimillenario della morte di Publio Ovidio Nasone - ha precisato il presidente – Valuterà tutti gli aspetti possibili, scientificamente rilevanti, delle relazioni tra i due autori. Si è scoperto solo di recente che Ovidio sia stata, forse, la fonte principale per la composizione della Commedia, al di là di quelle tradizionali”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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