"Ho riflettuto molto prima di fare questa scelta, ma poi ho pensato agli ideali ed ai valori della sinistra, insomma a tutto ciò che non sembra interessare più il PD.
I motivi sono gli argomenti di tutti, di tutti quelli che hanno vissuto con sofferenza le scelte del PD, a partire dal referendum sulle trivelle per proseguire con quello costituzionale. Con i messaggi di astensione per il primo, cosa che ho ritenuto gravissima, e con la politicizzazione del voto da parte del Segretario per il secondo, con ciò che ne è derivato, ovvero la rottura con Anpi ed Arci.
Mi hanno lasciato perplessa anche i provvedimenti come il Jobs Act, che ha segnato una rottura fra il Partito Democratico e le forze sociali, così come la riforma della Buona Scuola criticata da quasi tutti coloro che operano nel settore.
Tutti passaggi vissuti, almeno per me, con disagio. Non credo che l’imminente congresso possa cambiare la linea adottata dall’attuale gruppo dirigente ed è per questo che ho deciso di proseguire il mio impegno fuori dal PD, partito che considero non più vicino alle mie idee ed aspettative.
Anche a livello locale l’atteggiamento politico arrogante ha condizionato il non modo di affrontare i grandi temi locali, aeroporto ed inceneritore. Perché il problema è tuo se non sei d’accordo, se poni dei quesiti che hanno a che vedere con la salute dei cittadini, il problema è tuo se l’impianto o l’infrastruttura paiono non essere compatibili con la pressione territoriale già esistente .
La mia scelta di uscire dal PD deriva anche da questo, dal fatto che il PD è divenuto un partito che non vuole più dialogare, dove il compito della base è quello di veicolare le scelte prese dall’alto e non quello di essere portatore di proposte, dove il coinvolgimento si è ridotto a raccolte di firme e appuntamenti elettorali. Per tale motivo ho deciso di portare il mio contributo, aderendovi, ad Art.1 MDP che per me rappresenta l’alternativa di sinistra.
Ai cittadini ed in particolare ai miei elettori vorrei dire che il mio impegno non cambia, che resto in maggioranza per sostenere il programma politico che ho contribuito a redigere e che insieme abbiamo scelto, con coerenza e con tutto il rispetto che il vostro voto merita.
Infine vorrei confermare la stima e la simpatia che ho per i compagni del PD di Signa e per i miei colleghi consiglieri con i quali continuerò a collaborare per portare avanti il programma politico".
Valentina Quattrone – Consigliera comunale di Signa
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