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Padule di Fucecchio, anche i fotografi naturalisti dalla parte dei dipendenti a rischio

Il sottoscritto Alessandro Magrini, presidente e legale rappresentante dell’Associazione fotografi naturalisti italiani e il consiglio direttivo, esprimono il loro pieno e convinto sostegno al Centro di Ricerca Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, ai due dipendenti Enrico Zarri e Alessio Bartolini, che perderebbero il loro lavoro, agli operatori didattici ed alle guide ambientali che con essi collaborano.

La conferma del licenziamento di Zarri e Bartolini equivarrebbe ad un vero e proprio smantellamento del Centro RDP, determinando, dopo 25 anni, la fine di un’esperienza che la stragrande maggioranza delle associazioni presenti sul territorio e soprattutto migliaia di cittadini, tra cui moltissimi studenti ed i loro insegnanti, considerano estremamente positiva, necessaria ed assolutamente meritevole di continuare.

Chiudere il Centro RDP, oppure stravolgerlo o ridimensionarlo, mettendo altre persone al posto di Zarri e Bartolini, che nel corso di tantissimi anni ne hanno gestito le attività con alta professionalità e straordinaria passione, sarebbe un gravissimo ed imperdonabile errore.

Ne sono una chiara testimonianza le centinaia di persone che hanno partecipato alle assemblee di Monsummano Terme e Larciano ed alle migliaia che hanno firmato l’appello a sostegno del Centro RDP e dei suoi due dipendenti.

Grazie soprattutto alla disponibilità di Zarri e Bartolini, la sezione Toscana dell’AFNI ha collaborato con il Centro RDP fino dagli anni novanta, realizzando importanti progetti finalizzati alla promozione culturale e sociale dei cittadini.

In particolare ha contribuito alla pubblicazione del libro “Gli ultimi rifugi”, con l’aiuto delle province interessate e della Regione, ha realizzato corsi di fotografia naturalistica aperti a tutti, ha allestito mostre, come quella effettuata in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro visite della Riserva di Castelmartini, ecc. ecc..

L’AFNI chiede alle Amministrazioni dei Comuni del territorio ed alla Regione di fare ogni sforzo perché il Centro RDP possa continuare a svolgere le sue apprezzate attività, nelle stesse strutture e con il medesimo qualificato personale, nell’interesse di quel grande bene comune che è il Padule di Fucecchio e di tutti i cittadini che hanno a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio naturale e culturale.

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