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Vicenda Catarcioni, i comunisti: "Il regista lasci perdere, collaboriamo per un documentario sulla sicurezza nel lavoro"

"Sulla vicenda del giovane talentuoso Mattia Catarcioni escluso dalla giuria di San Miniato Movie per motivi politici, sulle risposte date dall'assessore Bertini e da Spadoni, sul carteggio Giglioli - Guazzini e sui commenti delle altre forze politiche in consiglio comunale noi pensiamo che la gravità assoluta stia nel fatto che queste dinamiche trovino il tempo e lo spazio per accadere.
Leggiamo attestati di solidarietà che vorremmo leggere nei confronti dei lavoratori che hanno avuto un incidente sul lavoro o che il lavoro rischiano di perderlo, come gli operai della Conceria Pistolesi di Ponte a Egola, che in queste ore hanno decretato lo stato di agitazione.

Vorremmo vedere azioni politiche serie ed incisive da parte delle istituzioni per vincere la piaga delle morti bianche. Vorremmo vedere azioni concrete contro precariato e forme di sfruttamento, fenomeni diffusissimi anche negli stabilimenti del Valdarno Inferiore. Ci tocca invece assistere alle attività circensi di amministratori che sono ormai lontanissimi dai problemi veri dei cittadini e dei lavoratori. Il benaltrismo è una brutta abitudine, ne siamo consapevoli. Ma invitiamo tutti alla ribellione.

Per esempio, al regista Catarcioni proponiamo di lasciarsi alle spalle questa storia grottesca in cui suo malgrado si è imbattuto e magari di girare un documentario sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nel comune di San Miniato e nella zona del cuoio. Siamo pronti a collaborare e a promuovere l'iniziativa".

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