E’ tutto pronto per l’apertura straordinaria del “Centro Espositivo della Cantieristica e del Canottaggio”, in programma domenica 1
ottobre dalle 16 alle 19 nella sede di piazza C. Battisti, a Limite sull’Arno.
Per l’occasione, i visitatori potranno vedere da vicino gli utensili e i modellini che attestano in maniera straordinaria la storia e le radici
della comunità di Limite sull’Arno, attiva nel campo della cantieristica a partire dal XVII secolo, patria della nautica da diporto all’inizio
del secolo scorso e luogo di fondazione della prima società di canottaggio d’Italia, la Canottieri Limite, ancora attiva dal 1861.
Nel giugno scorso, il club remiero ha deciso di procedere con la nomina di un’apposita commissione per lo sviluppo e la
valorizzazione del Centro espositivo e per migliorarne e svilupparne l’immagine e la fruibilità.
La commissione in questi mesi di lavoro ha affrontato prevalentemente gli aspetti organizzativi relativi alle attività da svolgere per la
redazione di un piano triennale di sviluppo del museo. Tuttavia, le prime e del tutto preliminari attività di ricerca che sono state
intraprese hanno dato subito risultati che testimoniano le enormi potenzialità del museo di Limite. Si sono individuate infatti le vicende di due navi realizzate dai cantieri limitesi con storie eccezionali alle spalle.
In un caso si parla dell’Araldo, un brigantino goletta realizzato dai cantieri Cantinelli e varato nel 1921, in seguito riadattato a yacht (dopo un’ intensa attività di trasporto) e affittato da George Simenon, il padre del commissario Maigret, che ne ha parlato nel resoconto
della sua crociera nel Mediterraneo fatta proprio a bordo dell’Araldo nel 1936.
Nell’altro, della nave Makatea, ancora un brigantino goletta, prodotto - come emerge dal volume di Memo Picchiotti - dagli omonimi
cantieri del 1888, diretti all’epoca da don Alessandro Picchiotti.
La Makatea era ancora in navigazione alla fine degli anni ‘60 del Novecento ed era utilizzata per crociere e immersioni tra l’Elba e l’isola
di Ponza con vari cambi di proprietari, tra cui anche gli Olschki, ed ha concluso la sua attività a Hurghada (Egitto).
Per concludere, è impossibile non citare il ritrovamento eccezionale - dagli archivi Luce - di un filmato di soli 39 secondi, intento a
documentare un varo a Limite sull’Arno del 1946.
Durante l’apertura di domenica, sarà anche letto qualche passo di alcuni libri e vi sarà una visita guidata alla scoperta dei segreti di una
comunità che, a 70 km dal mare, è stata capace nel tempo di innovare il settore della cantieristica e di competere con i maggiori colossi
mondiali. Ai presenti, al termine del pomeriggio, sarà offerto un aperitivo.
Fonte: Addetto Stampa Canottieri Limite