Undici dipendenti in mobilità, stato di agitazione alla conceria Pistolesi di Ponte a Egola

foto d'archivio
Undici operai su venticinque sono in mobilità alla Conceria Pistolesi di Ponte a Egola (San Miniato) e i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione. Lo afferma la Cgil, che ha incontrato per due volte l'azienda e anche i dipendenti. La decisione è arrivata tra gli operai all'unanimità nella giornata di ieri, mercoledì 27 settembre, e oggi è stata resa nota nella sede del sindacato di via della Gioventù.
La mobilità risale all'11 settembre ed è stata una sorta di fulmine a ciel sereno per i dipendenti. La Pistolesi è nata a Santa Croce sull'Arno una ventina di anni fa e da sette-otto anni è in via Martin Luther King a Ponte a Egola; non ha mai dato grossi segnali di crisi fino a poche settimane fa. La mobilità riguarda la parte operativa e operai dei settori concia, finito, magazzino e smerigliatura.
"Licenziano solo gli operai o si preparano a altro? " è l'interrogativo che si fa Fabio Carmignani, segretario Cgil a Ponte a Egola. Il dubbio arriva dopo giorni di contatti tra i sindacati e l'azienda. Per due volte la Cgil ha presentato la proposta di contratto di solidarietà, ma la dirigenza di Pistolesi srl ha rifiutato gli ammortizzatori sociali: "I lavoratori erano d'accordo con questa proposta, ma l'azienda è rimasta ferma e vuole andare avanti con la mobilità".
Nessun ripensamento per Pistolesi srl, che si occupa principalmente di prodotti per l'inverno ed è specializzata nello shearling. Il sindacato si ripropone di fare un sit-in nelle prossime settimane, qualora non si dovesse giungere a un accordo; oltre alle manifestazioni, si pensa anche che qualcuno possa astenersi dal lavoro.
Per il futuro cosa succederà? Ci sono quaranticinque giorni di tempo per trovare un accordo, altrimenti la questione passerà in Provincia per altri trenta giorni. Settantacinque giorni in totale - e quindi l'affare potrebbe chiudersi a fine novembre - e alla fine l'azienda potrà dare il via ai licenziamenti, qualora non si riuscisse a trovare un compromesso con gli ammortizzatori sociali. In caso di licenziamento seguendo questo iter l'azienda dovrà garantire tre mensilità al lavoratore. Gli operai della conceria Pistolesi sono in attesa, non senza timore.