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Sanità/Cup, M5S: "Fermare gara unica regionale e internalizzare servizio sensibile"

Andrea Quartini

Dopo aver portato il caso CUP di Massa Carrara a livello regionale il Movimento 5 Stelle chiede il superamento della privatizzazione in atto con la gara unica regionale sui servizi front office della sanità regionale. La mozione sarà discussa domani in Consiglio Regionale. Di seguito il messaggio pubblicato dal primo firmatario, Andrea Quartini, sul sito web del gruppo.

“Nel silenzio generale sta arrivando l’atto finale della privatizzazione del servizio CUP decisa dal Partito Democratico: l’affidamento unico regionale. Centinaia di lavoratori precari, dipendenti delle società affidatarie nelle ex ASL, potranno perdere il lavoro in questo scenario e molti di questi ancora lo ignorano. Resta un’unica via di fuga per il Consiglio regionale, votare la nostra proposta per internalizzare questo servizio sensibile e procedere a regolare concorso dove sia premiata l’esperienza lavorativa in tale ambito” così Andrea Quartini, consigliere regionale M5S primo firmatario dell’atto.

“Abbiamo già rivelato l’incredibile ‘escamotage’ amministrativo col quale l’ATI Consorzio Evolve – Deloitte Finance Process Solutions  è diventata affidataria del servizio front office di libera professione. Sono bastate due mosse: un Accordo Quadro con la ASL Toscana Centro e la richiesta delle altre due macro ASL di aderire a quell’accordo e così, senza gara regionale, questa ATI anomala - composta da due società di consulenza una delle quali casualmente guidata da un noto esponente del PD fiorentino – è diventata affidataria regionale di quel servizio” prosegue il Cinque Stelle che aggiunge “Un ‘escamotage’ che potrebbe replicarsi per il call center per la prenotazione specialistica ambulatoriale e per le informazioni sanitarie, dove c’è già un Accordo Quadro stipulato il 1 giugno 2017 con la ditta S.D.S. srl per ora sulla sola Area Metropolitana Fiorentina”.

“Sempre che invece non arrivi prima il capitolato sulla gara unica regionale per i servizi front office, elaborato dal Collegio Tecnico nominato dalla Regione il 21 giugno scorso” precisa Quartini.

“In ogni caso, che ci si arrivi da destra o da sinistra, poco cambia: alla giunta PD-MdP non bastava privatizzare questo servizio sensibile, costringendo i cittadini ignari ad affidare notizie sulle loro condizioni di salute a dipendenti di ditte private. Hanno deciso persino che questa mole di dati sensibili debba passare da un’unica realtà privata. Ennesimo effetto perverso della riforma Saccardi-Rossi” conclude il consigliere regionale M5S in Commissione Sanità.

Fonte: Area Comunicazione M5S - Regione Toscana

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