Volterra dona due opere per la mostra sul Cinquecento a Firenze

«La Deposizione del Rosso rappresenterà Volterra agli occhi del mondo nella grande mostra di Palazzo Strozzi». Così Marco Buselli, sindaco di Volterra, in merito alla mostra “Il Cinquecento a Firenze", visitabile dal 21 settembre al 21 gennaio. Dalla città etrusca è giunta per l’occasione l’opera "Deposizione della croce" di Rosso Fiorentino. «Un’icona fuori dal tempo, un capolavoro assoluto – aggiunge il primo cittadino – La mostra fiorentina è un'operazione condivisa con la Chiesa volterrana che porterà anche, tra gli effetti più attesi a livello locale, alla realizzazione di una Sala dedicata alla Deposizione del Rosso, come centro nevralgico del percorso espositivo della Pinacoteca, con allestimento, microclima e illuminazione studiate nei minimi dettagli»

«Come in tutti i viaggi, al momento della partenza, si è divisi tra eccitazione e dolore – dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Volterra Eleonora Raspi - . Un prestito di un'opera d'arte (e in questo caso di due) è sempre una decisione sofferta, perchè priva, se pur temporaneamente, la città di uno dei suoi tesori. Contemporaneamente però, porta apertura, conoscenza, dialogo e messa in gioco. Questa la ragione per cui mi trovo ad accogliere con entusiasmo l'operazione iniziata dal mio predecessore alla cultura Alessia Dei, con il supporto del sindaco e del direttore della Pinacoteca di Volterra Alessandro Furiesi, di includere la Deposizione di Rosso Fiorentino e Il compianto su Cristo Morto di De Witte nella grande mostra di Palazzo Strozzi. Un'occasione unica per la nostra città di portare al di fuori delle mura due dei nostri tesori più grandi; un'occasione per gli spettatori di vederli inseriti in un contesto come quello che la mostra offre. In particolare, dopo un emozionante torso non finito di Michelangelo, Rosso erge fiero accompagnato da Pontormo e Bronzino accanto a lui, come vecchi amici che si ritrovano insieme dopo molti anni. Un trittico da togliere il fiato, una materia ancora viva, lucente e tangibile, capace ancora di parlare al nostro contemporaneo» conclude l’assessore Raspi.

Fonte: Comune di Volterra - Ufficio Stampa

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