"Il Governo Renzi e la sua maggioranza sulla scuola ha messo: 8,2 miliardi. 3 miliardi aggiuntivi con la legge di bilancio per il 2015 che ha finanziato la “Buona Scuola”, 4,6 miliardi stanziati per l’edilizia scolastica, 600 milioni stanziati dalla legge di bilancio per il 2017 per l’assunzione di nuovo personale. Per decenni sulla scuola si tagliava, da tre anni si parla di soldi in più. Sono 90.000 gli insegnanti assunti a tempo indeterminato nel 2015, abbiamo indetto, nel 2016, un concorso da 63.712 per il triennio. Circa 150.000 persone avranno o hanno già avuto un contratto a tempo indeterminato e solo chi ne beneficia può raccontare come cambia la vita di una famiglia". Questo quanto dichiarato in diretta su TGR RAI Toscana dal Sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico degli studenti toscani.
“Abbiamo inserito 200 milioni l’anno per la valorizzazione del merito degli insegnanti. Sono circa 325 i milioni stanziati in tre anni per la formazione obbligatoria dei docenti, 100 milioni di euro l’anno vanno alle scuole per finanziare un’altra delle novità rivoluzionarie, ovvero i percorsi di alternanza scuola-lavoro. Abbiamo dato il via al bonus da 500 euro l’anno a ciascun insegnante che deciderà come spenderlo per il proprio aggiornamento, sono in totale circa 380milioni di euro l’anno. E’ aumentato il Fondo di funzionamento delle scuole passando da 110 a 232 milioni di euro, stanziate risorse nazionali e europee per i laboratori e per l’apertura delle scuole anche nel pomeriggio o nei mesi estivi per attività alternative. Per l'edilizia scolastica nel 2014 è stato creato un fondo da 4,6 miliardi per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici. In due anni sono stati avviati 12.041 interventi".
"Per la Toscana - ha concluso il Sottosegretario - queste novità hanno voluto dire l'assunzione di oltre 7mila docenti assunti a tempo indeterminato nel triennio e per l'edilizia scolastica circa 70 milioni di euro solo con i primi mutui Bei (banca europea degli investimenti) pagati interamente dallo stato, per oltre 600 interventi realizzati ed in corso di realizzazione, oltre alle realtà scolastica inaugurate dai comuni con le risorse messe a disposizione con lo sblocco del patto di stabilità. Risorse nazionali date alle regioni le quali sentite le provincie decidono quali progetti finanziare. Un metodo che proseguirà con nuovi fondi anche per i prossimi anni. C’è molto altro da fare, di più e meglio, anche sull’edilizia scolastica dopo decenni di immobilismo. Ma siamo sulla strada giusta. Chi la nega rimpiange forse quando si parlava di tagli".
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