Alberi e vegetazione in mezzo all'Arno, il Consorzio di Bonifica risponde alla segnalazione

foto di archivio

È tornato tristemente alla ribalta il tema della sicurezza idrogeologica dopo i fatti di Livorno (l'alluvione tra sabato 9 e domenica 10 settembre che ha causato 7 vittime). Anche i cittadini dell'Empolese Valdelsa hanno orecchie tese rispetto a questo tema di primaria importanza: non molti mesi fa un evento di entità minore travolse la Valdelsa, nello specifico i comuni di Castelfiorentino e Certaldo.

In questo quadro arriva la lettera che esprime preoccupazione in merito al 'boschetto' spuntato in Arno all'altezza di via Mazzantini a Capraia Fiorentina. "Nonostante gli interventi di manutenzione delle sponde, nessuno fin ora lo ha rimosso. Questo boschetto ha ridotto l'alveo a meno di un terzo rispetto alla larghezza effettiva. Tale considerevole restringimento, in vista delle piene che abitualmente abbiamo in autunno, potrebbe provocare l'accumulo di detriti e l'innalzamento del livello a monte", scrive il lettore.

Per avere una risposta abbiamo contattato il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, che con accuratezza ha provveduto ha rispondere al lettore:

"La condizione dell’Arno poco a monte della confluenza della Pesa è nota per la presenza di accumuli di sedimenti anche vegetati. Considerate le caratteristiche idrauliche del fiume si ritiene che non costituiscano condizione tale da aggravare il grado di rischio idrogeologico dell’area.

Lì come anche in altri tratti dell’Arno (a Firenze ad esempio) la minore portata e velocità delle acque determinano il depositarsi progressivo di sabbie e detriti. Possono rimanere per qualche tempo e poi tornare in movimento in occasione delle piene successive oppure stabilizzarsi fino ad essere vegetate, sia da erbe e arbusti che da alberi.

Si tratta di dinamiche fluviali naturali che hanno scarsa incidenza sulle condizioni di rischio, specie nel caso di corsi d’acqua più grandi come l’Arno. È comunque necessario monitorare per evitare che l’invecchiamento della vegetazione arborea determini il rischio di sradicamento e trasporto di piante di grosse dimensioni, le quali potrebbero ostruire ponti, restringimenti, portelle, eccetera.

Nel tratto in questione non si rilevano al momento piante troppo grandi, instabili e a fine ciclo vitale, che potrebbero essere dunque da eliminare con urgenza. Comunque siamo disponibili a ricevere ulteriori dettagli e magari anche a effettuare un sopralluogo con la persona che ha segnalato per approfondire.

Resta da dire infine che il Consorzio, in stretta e proficua collaborazione con il Genio Civile della Regione Toscana, titolare delle competenze di natura idraulica sul Fiume Arno, ha comunque avviato un programma di monitoraggio e di alleggerimento e risagomatura di tutte le situazioni di deposito come questa.

A partire dalla città di Firenze dove si sta lavorando proprio negli ultimi mesi e nelle prossime settimane in particolare sia in destra che sinistra idraulica nel tratto Ponte alla Vittoria, Isolotto, Cascine. Medesime lavorazioni di movimentazione meccanica seguiranno poi su cicli pluriennali sia a monte verso Pontassieve che a valle appunto verso Montelupo e Capraia".

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