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Indagine stupro, uno dei carabinieri ammette un rapporto ma consenziente

Da indiscrezioni emerge che uno dei due carabinieri indagati per le violenze sessuali nei confronti delle sue studentesse statunitensi, si sarebbe recato spontaneamente in procura accompagnato dal suo avvocato e sembra che abbia raccontato di aver avuto un rapporto sessuale con una delle ragazze che sarebbe stata consenziente.

Il carabiniere avrebbe ammesso di aver avuto un rapporto sessuale al pm titolare dell'inchiesta, Ornella Galeotti. I due carabinieri sono stati sospesi dal servizio a titolo precauzionale. Le indagini vanno avanti con la raccolta di materiale biologico sui luoghi in cui i carabinieri avrebbero abusato delle ragazze, l'ascensore e l'ingresso del palazzo in cui le donne vivono, per i riscontri del caso.

Il legale di una delle due studentesse americane, di 19 e 21 anni, che hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri a Firenze, ha precisato che le giovani non hanno un'assicurazione specifica sulla violenza sessuale. L'Università statunitense stipula un'assicurazione generale per gli studenti che vengono in Italia, ma tale assicurazione non coprirebbe le ragazze dalla violenza sessuale.

L'accusa di violenza sessuale, secondo quanto prescritto dal codice penale, non è circoscritta alla violenza o alla minaccia fisica, ma si intende compiuta anche se si abusa di una persona che si trova in inferiorità psichica o fisica, rendendo il consenso non implicito. Ad aggravare la situazione dei due militari potrebbe essere l'accusa di abuso di potere.

 

 

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