Nel pomeriggio di oggi, 8 settembre, Pippo Civati e Iacopo Melio si sono incontrati al bar Vittoria, nell'omonima piazza a Empoli, in un dibattito dal titolo #Percostruiregiornimigliori. Una chiacchierata tra due uomini che si sono conosciuti qualche mese fa e che hanno incontrato la stampa e il pubblico per parlare di barriere architettoniche, un tema e una battaglia che si combattono sul piano nazionale e che hanno una declinazione locale. Si parte dal dibattito sul Polo della disabilità a Terrafino (Empoli), che non potrebbe essere uno strumento di inclusione, giudicato uno spreco di risorse anacronistico anche dal consigliere comunale Damasco Morelli (Ora si cambia).
"L'uguaglianza, senza retorica, è un principio costituzionale, per questo una società inclusiva non dovrebbe avere barriere, e per abbatterle servono scelte amministrative per far integrare le persone, non isolarle, come nel caso di discussione del centro empolese per la disabilità- dichiara Giuseppe Civati- Da Empoli si può provare a costruire qualcosa insieme e a migliorare la vita".
Iacopo Melio free lance e ormai un influencer nel mondo dei social, attira su di sé molta attenzione. Per questo il suo incontro con Pippo Civati non è passato inosservato su twitter dove la sua foto insieme al leader di Possibile è stata equiparata allo scatto di Berlusconi con l'agnellino che ha fatto discutere il web. Melio usa la provocazione e giudica questo tipo di invettiva come una barriera essa stessa. "Oggi per un disabile la sfida è riuscire a vivere da solo, poter lavorare, studiare, prendere il treno e anche avere una vita sessuale- afferma Melio che dà uno sguardo alla Germania, dove esiste "una figura per insegnare a gestire gli impulsi sessuali, uno psicologo che fa da assistente sessuale ai disabili".
Coltivare la speranza, la liberà, l'indipendenza, l'autonomia sono le chiavi per riuscire ad avere una vita migliore. "Se dessimo a tutti gli strumenti- continua Melio- la disabilità scomparirebbe e la politica dovrebbe essere lo strumento che rende le persone libere".
La sfida culturale vuole un'educazione delle persone, così come le risorse andrebbero utilizzate per potenziare le politiche di inclusione con gli strumenti che sono già a disposizione della città.
Giuseppe Civati e Iacopo Melio, in un vero e proprio dialogo con il pubblico, si interrogano su come implementare i servizi già esistenti. Iacopo Melio ricorda che a disposizione delle amministrazioni comunali c'è il 'Programma di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche', e molte di esse non lo conoscono e non lo utilizzano. Un modo c'è secondo Melio, ed è utilizzare al meglio la tecnologia, che dal 2015 ha reso possibile diffondere il messaggio di #Vorreiprendereiltreno, e che potrebbe permettere a tanti disabili di poter seguire corsi universitari da casa, o di guadagnarsi da vivere con il telelavoro.
Le battaglie di Possibile e di Vorreiprendereiltreno Onlus sono simili e secondo Civati bisogna valorizzare le competenze e le esperienze come quella di Iacopo Melio, che si definisce un sognatore: "L'utopia è qualcosa a cui ti avvicini di cinque metri e che si allontana di altri cinque, ma che ti permette di camminare".
Chiarastella Foschini