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Angt, un documento a Minniti per controllate le guide turistiche

Marco Minniti

Legalità e sicurezza – un binomio imprescindibile per salvaguardare la professione di guida turistica e l’immagine dell’Italia.

L’Associazione Nazionale Guide Turistiche – ANGT - a seguito degli ultimi attentati di Barcellona che hanno riportato in primo piano la questione “sicurezza” nelle piccole ma soprattutto nelle grandi città ha inviato un documento al Ministro dell’Interno Minniti chiedendo controlli capillari (ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi del tutto assenti) sulle persone in accompagnamento dei gruppi, per verificare se trattasi di guide turistiche abilitati secondo le normative vigenti.

Purtroppo le nostre maggiori mete turistiche sono ormai piene di gruppi condotti da guide abusive di ogni nazionalità che esibiscono tesserini non validi, spacciandosi per guide abilitate, non ultimo il caso segnalato a Roma di false guide o procacciatori che indossavano tesserini sanitari” spiega la Presidente Adina Persano”.

Da sempre ANGT denuncia questo fenomeno che ha assunto livelli non più tollerabili soprattutto nelle grandi città.

L’esercizio abusivo della professione, (art. 348 c.p.) non solo pone problemi strettamente connessi con i principi di legalità e sicurezza ma crea le basi per una perdita economica tra i professionisti ma soprattutto dello Stato con i mancati introiti relativi al pagamento di tasse e contributi previdenziali.

Le guide turistiche” afferma Adina Persano, “ per la peculiarità della professione esercitata, sono presenti quotidianamente e capillarmente nei luoghi maggiormente affollati da turisti di ogni provenienza. Tali luoghi coincidono dolorosamente con molti degli “obiettivi sensibili”, purtroppo facilmente attaccabili come i fatti di cronaca ci hanno dimostrato”.

Non solo le guide abilitate costituiscono un elemento di legalità a difesa e tutela del proprio paese” continua la Presidente, “ma varie volte hanno salvato la vita di tante persone grazie alla conoscenza specifica dei luoghi e di altri dettagli, come nel caso dell'attentato al Museo del Bardo a Tunisi nel 2015 o dell'alluvione alle Cinque Terre nel 2011”.

Abbiamo chiesto al Ministro anche una attenta valutazione e vigilanza nel caso di prestazione temporanea e occasionale di guide turistiche provenienti dai paesi europei”, spiega Adina  Persano, “al fine di verificare che queste siano effettivamente in regola con le qualifiche professionali richieste nel loro paese d’origine e risultino nell’elenco disponibile nel sito del MIBACT”.
Auspichiamo” conclude la Presidente, “ che siano anche intensificati i controlli tra quella miriade di persone che ogni giorno avvicina i turisti per motivi commerciali: quelli che propongono la vendita di tour nei pressi di monumenti e soprattutto i venditori ambulanti: si tratta di “categorie” che anche i soldati e la polizia ogni giorno in servizio presso un monumento sono abituati a vedere e che quindi più di altri si “mimetizzano” facilmente tra i turisti anche agli occhi delle forze dell'ordine”.

Le richieste al Ministro, oltre a esprimere lo stato di disagio professionale della categoria provocato da una situazione di illegalità diffusa, hanno lo scopo di garantire il rispetto e la sicurezza dei visitatori, dei professionisti abilitati e del patrimonio culturale nazionale che oggi più che mai potrebbe essere facile bersaglio di atti di inciviltà.

Fonte: ANGT - Ufficio Stampa

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