Espianto di organi ad un giovane somalo, le proteste: "Fatto contro la volontà dei familiari"

(da facebook)

Un espianto di organi fatto contro la volontà dei familiari che sono all'estero. È quanto denuncia il presidente della comunità somala in Toscana, Osman Gaal, riguardo il caso di un giovane connazionale deceduto ieri mattina a Firenze. Gaal sostiene che i familiari avrebbero negato l'espianto via telefono, ma non sarebbero riusciti a far pervenire in tempo, via fax o mail, una nota scritta.

L'espianto è stato effettuato all'ospedale Careggi che ha precisato in una nota che tutto è stato fatto seguendo la normativa vigente che "prevede il prelievo degli organi in assenza di una comunicazione scritta di opposizione da parte dei soggetti legittimati". Il 'ritardo' nella comunicazione scritta avrebbe quindi legittimato l'operato dei medici.

Questa mattina l'ospedale ha incontrato la comunità somala. Non è escluso che ci possano essere motivazioni religiose dietro il divieto di espianto, come afferma lo stesso Gaal: "Per la religione musulmana il copro non andrebbe nemmeno toccato"

 

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