Per rimanere nella stanza di via Panciatichi avrebbe dovuto pagare 200 euro: un 39enne marocchino si è rifiutato e per questo è stato picchiato e ferito con armi da taglio, dopo che i suoi oggetti personali erano stati buttati nel corridoio. Nell'ex palazzo dell'Agenzia delle Entrate a Firenze si verificò l'assalto il 22 agosto scorso dopo l'occupazione. Nel pomeriggio di ieri i carabinieri di Firenze hanno potuto fermare come indiziati di delitto Y.F., 37enne algerino, per lesioni personali, tentata estorsione e porto abusivo di armi; M.E., 29enne marocchino, anch’egli vecchia conoscenza dell’Arma per reati di furto. In più è stata denunciata per gli stessi reati una 40enne di origine marocchina, essa però incensurata.
Il 39enne, all'epoca dei fatti, era a Firenze da giorni e senza fissa dimora. Gli fu indicato il palazzo come luogo di momentaneo appoggio. La 40enne gli fu presentata come 'responsabile della struttura' e allora venne chiesto il conto. Il 39enne si negò a questa richiesta e i due uomini buttarono gli oggetti personali dell'uomo nel corridoio. Il 39enne li riprese e li riportò dentro. Allora scattò l'ira dei due: il 29enne si accanì con coltelli e spranghe sul 40enne, poi insieme fuggirono.
I tre, la presunta 'responsabile' e gli aggressori, sono stati fermati ieri pomeriggio. La donna nello stabile, mentre gli uomini in via Pantoni. M.E., l'unico a ferire il 40enne, aveva scarpe e un coltello in tasca sporchi di sangue. I due uomini sono al momento in carcere. Il 40enne ha un mese di prognosi dopo la ferita da coltello sull'avambraccio.