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Una coppia empolese a Lloret de Mar: "Grande indifferenza nella discoteca dove morì Niccolò"

Lumini per ricordare le vittime dell'attentato a Barcellona

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di due coniugi empolesi che hanno voluto esternare il proprio pensiero in merito alla morte di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar, ucciso a botte durante una rissa in discoteca, e sull'attentato terroristico di Barcellona.

"Capita spesso di organizzare le proprie vacanze con anticipo, ed è quello che abbiamo fatto io e mio marito. Qualche giorno a Barcellona per poi passare a Lloret de Mar, Palamos e di nuovo in Italia ma poco prima della partenza abbiamo saputo della tragedia di Niccolò e in successione l'attacco terroristico sulla Rambla di Barcellona con la morte di Luca e Bruno.

Siamo stati travolti da una profonda tristezza e preoccupazione. Siamo partiti coscienti che appena messo piede in certi luoghi saremmo potuti essere coinvolti da molte paure. Abbiamo attraversato la Rambla con le sue piccole e tante fiammelle, ogni singola fiamma una preghiera per l'ingiustizia di tanta crudeltà.

Questa sera a Lloret de Mar, dopo una Barcellona attraversata da polizia in ogni angolo di strada, abbiamo raggiunto il locale dove ha perso la vita Niccolò. Quello che si è presentato ai nostri occhi è stato un locale qualunque con i suoi bodyguard all'entrata, e i molti ragazzi italiani che entravano e uscivano con assoluta indifferenza davanti al locale o nella piazzetta adiacente al locale.

Ciò che disarma non è la paura, ciò può portarti solo coraggio, l'indifferenza no. L'indifferenza ti allontana da tutto e da tutti e sentirsi soli davanti alla morte è la più grande paura che potra provare un essere umano. Noi ci siamo sentiti cosi".

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