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Mps, primo semestre in rosso di 3,24 miliardi

foto d'archivio

Il primo semestre del 2017 di Mps si chiude in rosso, con una perdita di 3,24 miliardi di euro. Lo rende noto la nota di approvazione del bilancio al 30 giugno da parte del cda dell'istituto senese, nella quale si legge che 4 miliardi di euro di rettifiche sui crediti hanno pesato contro un utile di 302 milioni del 2016. I depositi vincolati e i conti correnti da clientela sono saliti di 3,8 miliardi nel secondo trimestre e di 9,4 miliardi da gennaio 2017.

I PUNTI

- Solida posizione patrimoniale post ricapitalizzazione precauzionale: patrimonio netto pari a 11,3 miliardi di euro e CET1 transitional al 15,4%
- Risultato netto del trimestre negativo per circa 3,1 miliardi di euro, impattato da circa 4 miliardi di euro di rettifiche non ricorrenti connesse all’operazione di cessione di crediti di circa 26 miliardi di euro, dalla svalutazione della partecipazione in Atlante (- 30 milioni di euro), da 523 milioni di euro di plusvalenza per la vendita del merchant acquiring e da 530 milioni di euro per la parziale iscrizione in bilancio di attività fiscali differite, precedentemente non iscritte
- Margine di interesse (-2,5% t/t) che risente del calo di tassi e volumi degli attivi fruttiferi, effetto solo parzialmente compensato dalla flessione del costo della raccolta; commissioni nette in crescita (+1,1% t/t) grazie alla componente da risparmio gestito; costi (+1,8% t/t) impattati da componenti non ricorrenti, in
particolare impairment su immobilizzazioni immateriali
- Escludendo le posizioni oggetto di cessione, classificate nelle attività in via di dismissione, miglioramento dei principali indicatori di asset quality: gross NPE ratio al 19,8% (35,7% a marzo 2017), net NPE ratio al 11,7% (19,7% a marzo 2017), Texas ratio al 98% (146% a marzo 2017) e stock dei crediti deteriorati netti a 10,5 miliardi di euro (20,2 miliardi di euro a marzo 2017)
- Contrazione dei crediti deteriorati lordi di circa 0,5 miliardi di euro rispetto a marzo 2017, per la riduzione dei flussi da bonis a default e la crescita degli incassi sulle posizioni deteriorate
- Counterbalancing capacity disponibile a circa 20 miliardi di euro, in aumento di circa 4 miliardi di euro rispetto a marzo 2017 (+13 miliardi di euro rispetto a dicembre 2016), grazie alla ripresa della raccolta commerciale e all’ulteriore contrazione degli impieghi, legata anche alle tipiche scadenze del semestre. Liquidity coverage ratio ~226% rispetto a 164% di marzo 2017; net stable funding ratio a ~98% (~95% a marzo 2017)

Il comunicato in formato integrale

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