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Frastuono in passeggiata, Arpat: "Sanzione a favore della salute delle persone"

La passeggiata di Viareggio

Negli ultimi giorni giorni sono apparsi vari articoli sulla stampa locale in merito al problema dell'inquinamento acustico prodotto da esercizi commerciali in Passeggiata a Viareggio, a partire dalla notizia di una sanzione amministrativa al proprietario di un locale.

Al fine di chiarire il più possibile la situazione con elementi di conoscenza oggettivi, si forniscono le seguenti precisazioni:

- tutti i controlli del rumore svolti da ARPAT mediante misurazioni fonometriche sono stati fatti su richiesta del Comune di Viareggio (Polizia Municipale e/o Servizio Ambiente), a seguito del ricevimento da parte del Comune stesso di esposti da parte di cittadini disturbati dal rumore prodotto dai locali in questione (chi fa cosa per il rumore da manifestazioni e spettacoli temporanei);

- la Legge quadro sull'inquinamento acustico n.447/95 assegna al Comune i compiti del controllo del rispetto della normativa per la tutela dall'inquinamento acustico, lo stesso ente adotta il regolamento acustico (oltre alla definizione del Piano di classificazione acustica del territorio comunale (PCCA), che contiene i livelli sonori che non possono essere superati di giorno o di notte nelle varie zone del territorio) nel quale, tra l'altro, vengono indicate le tipologie delle deroghe temporanee (ad esempio per specifiche manifestazioni/eventi/spettacoli) al suddetto regolamento che possono essere richieste. Le autorizzazioni in deroga vengono rilasciate dal Comune acquisendo il parere dell'Azienda Sanitaria territorialmente competente;

- nel caso in questione, il titolare dell'esercizio commerciale non aveva neppure richiesto al Comune una autorizzazione in deroga per poter superare i limiti stabiliti dal PCCA;

In ogni caso il controllo fonometrico effettuato tra le ore 22:15 e le ore 23:45 presso l'abitazione di un esponente, ha evidenziato valori di Leq del rumore ambientale di 64,0 e di 65,1 dB(A), rilevati a finestra aperta nell’abitazione , che avrebbero superato anche i limiti notturni autorizzabili in deroga, nella sola fascia oraria compresa tra le ore 22:00 e le ore 24:00 (non oltre), che sono, rispettivamente: di 60 dB(A), in ambiente esterno, ad 1 metro dalla facciata dell’edificio più vicino e più esposto e di 55 dB(A) «negli ambienti interni – a finestre aperte ed alla distanza di 1 metro dalla finestra – dell’unità abitativa maggiormente esposta al rumore facente parte dell’edificio interessato dalle emissioni sonore»;

 

A questo proposito si fa presente che il decibel (dB) - l'unità di misura che viene utilizzata per misurare i livelli di rumore - segue una scala logaritmica, per cui si può dire che un incremento di un valore di 3 decibel corrisponde a un suo raddoppio. Nella seguente tabella vengono riassunti brevemente i vari fattori di moltiplicazione:

dBFattore approssimato
11.25
21.6
32
42.5
53
64
75
86.3
98
1010

Questo significa che l'incremento di 10 decibel (dB corrisponde ad un aumento del livello di rumore nell'ordine di 10 volte rispetto al limite dei 55 dB che (se l'esercente in questione avesse richiesto e ottenuto l'autorizzazione in deroga) avrebbe dovuto comunque rispettare.

 

- infine, è bene ricordare che la normativa sull'inquinamento acustico è rivolta a tutelare la salute dei cittadini, questo significa che quando si arriva a riscontrare violazioni importanti dei livelli sonori emessi, creando significativo disturbo, l’attività sanzionatoria non deve essere percepita come “ottusa pratica burocratica” (come talvolta è stato affermato da parte di alcuni operatori economici), ma una necessaria azione di controllo a salvaguardia della salute delle persone. D'altra parte l'effettuazione - come prevede la normativa - da parte di chi vuole tenere manifestazioni - di valutazioni di impatto acustico effettuate da parte di tecnici competenti in acustica può permettere di individuare gli accorgimenti necessari per evitare il superamento dei limiti di rumore.

Fonte: Arpat

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