Statuto e futuro dell’Unione dei Comuni all’attenzione del Consiglio Comunale di Empoli nell’ultima seduta di ieri sera, giovedì 3 agosto. E’ stata inizialmente approvata a maggioranza la proposta di modifica dello Statuto, prima ‘passata’ dalla giunta dell’Unione, poi trasmessa per l'esame a tutti i consigli degli 11 Comuni.
Lo statuto viene aggiornato col voto della maggioranza (PD e Questa è Empoli favorevoli, FabricaComune e Linea Civica contrari; astenuti Ora si Cambia e CentroDestra) a quella che è l’ultima versione della legge regionale 68, cosiddetta legge Nencini. In sostanza sono state individuate quattro nuovo ‘sotto funzioni’ che i Comuni possono trasferire all’Unione: sportello Unico delle attività produttive (Suap); procedura di valutazione di impatto ambientale, vincolo idrogeologico, pareri relativi ai procedimenti in materia paesaggistica; piano strutturale intercomunale; e infine la gestione di alcuni servizi finanziari come le entrate tributarie e dei servizi fiscali, tributi e imposte comunali; beni demaniali e patrimoniali, manutenzione degli edifici destinati a sedi di uffici pubblici e a pubblico servizio; risorse umane, concernente il reclutamento e i concorsi e il trattamento giuridico ed economico del personale.
La discussione in sede di Commissione Affari Generali della proposta di modifica dello Statuto ha permesso di aprire un’ampia valutazione sul futuro dell’Unione che ha portato tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale a presentare un ordine del giorno di accompagnamento poi votato all’unanimità. Su iniziativa del presidente della Commissione Alessandro Borgherini (Ora Si cambia) e con il sostegno di Dusca Bartoli (FabricaComune per la Sinistra) e l’avallo del sindaco Brenda Barnini, tutti i rappresentanti del consiglio sono tornati a promuovere e sostenere con forza la riapertura della discussione sui processi di fusione fra Comuni dell’Empolese Valdelsa.
Per questo sarà attivata, prossimamente, una commissione speciale che approfondisca istituzionalmente il tema individuando le strade di concreta agevolazione di questo passaggio istituzionale.
“Empoli e tutta l’area dell’Empolese Valdelsa – si legge nell’ordine del giorno – hanno necessità strategica di investire nelle proprie specifiche peculiarità e di aggregare le forze, rendendo più efficiente ed efficace la struttura organizzativa dei propri enti.
Dunque col voto di ieri sera il Consiglio Comunale di Empoli impegna il sindaco “a sollecitare la piena applicazione dello Statuto dell’unione dei Comuni costituendo entro l’anno una commissione speciale in seno al Consiglio dell’Unione medesima, aperta anche a contributi esterni di forze sociali, associazioni, rappresentanze istituzionali e politiche, per la definizione degli scenari istituzionali possibili di fusione dei comuni e delle relative opportunità e conseguenze, vantaggi e rischi, nel rispetto e valorizzazione delle specifiche comunità locali, promuovendo pienamente i criteri di efficienza, economicità, trasparenza e partecipazione dei cittadini, contenuti nello stesso Statuto, con il mandato d’individuare i livelli di governo adeguati a meglio rappresentare gli interessi e le necessità, le ambizioni, dell’area, dei suoi cittadini, favorendo il massimo della partecipazione democratica. Inoltre si vuol dare avvio ai lavori dell’Osservatorio Permanente sui servizi pubblici locali”.
I COMMENTI
Il consigliere Alessandro Borgherini (Ora si Cambia) ha commentato in seguito su Facebook: "Questa sera il Consiglio comunale di Empoli ha scritto una pagina unitaria della sua storia. Ringrazio i colleghi ed il sindaco per aver condiviso un ordine del giorno che parla concretamente di futuro.
Empoli lancia un messaggio importante a tutti i Comuni dell'Empolese Valdelsa. Nel rispetto verso la specificità di ogni territorio è arrivato il momento di riaprire con forza la discussione sulla fusione dei comuni. E chiediamo all'Unione di farlo così come è scritto nel suo stesso statuto mai attuato.
Aggregare, semplificare, liberare risorse da investire in progetti che siano fondamentali per costruire il futuro della nostra area, partendo prima di tutto dalle nostre specificità. Si apra presto una fase di progettualità e riflessione ma si faccia presto.
Questo territorio ha diritto al futuro. Ha diritto ad avere meno lacci e lacciuoli, istituzioni moderne e al passo con i tempi. Una sfida istituzionale nell'interesse di 184 mila persone che hanno necessità di avere un unico orizzonte: quello del proprio futuro".