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I 'gironi infernali' del carcere Don Bosco: caffè bollente in faccia all'agente penitenziario

Al Don Bosco piani come gironi, una polveriera. Piani come gironi perché nell’inferno del Carcere di Pisa, l’universo penitenziario si rivela ogni giorno più violento e pericoloso. E allora, per i sindacati SAPPE, OSAPP e UIL POLIZIA PENITENZIARIA, “la situazione è grave e servono urgenti interventi. Quello che accade ogni giorno a Pisa ci preoccupa; eppure le nostre denunce rimangono senza risposte e adeguati provvedimenti. Gli agenti di polizia penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o peggio aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Contiamo ogni giorno gravi episodi, incomprensibilmente sottovalutati dall’amministrazione penitenziaria”. Increscioso l’evento di questo pomeriggio 1 agosto, che ha visto l’ennesimo Agente di Polizia Penitenziaria Pisano, colpevole di voler far rispettare le regole penitenziarie, sottomesso da due detenuti tunisini, che prima lo hanno insultato, offeso e minacciato, per poi bersagliarlo con sputi ed un bicchiere ricolmo di caffè bollente. Lo sfortunato agente nel tentativo di ricorrere ai ripari, si è procurato una distorsione alla caviglia e diverse scottature, che lo hanno visto costretto a recarsi al pronto soccorso. la Casa Circondariale di Pisa “rischia” di diventare una polveriera. Il personale di Polizia Penitenziaria risulta carente, Le sigle unite con un unico grido di aiuto “chiedono di intervenire con urgenza per ridimensionare la presenza dei detenuti all’Istituto Pisano”. A questo proposito lanciano ancora, nuovamente ed insistentemente “un appello a tutte le istituzioni locali, regionali centrali, con richiesta di interventi mirati al fine di creare condizioni di lavoro accettabili e serene per tutti gli operatori della sicurezza della Casa Circondariale di Pisa, oggi in forte sofferenza”.

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