Cento anni dalla nascita di Sineo Gemignani: "Ha cantato e esaltato le fatiche umane"

"Il 30 luglio ricorrono cento anni dalla nascita di Sìneo Gemignani, artista empolese, empolese per scelta e vocazione, sebbene originario di Livorno. Per chi si è occupato della sua vicenda umana e artistica è un piacere, oltre che cosa doverosa, ricordarlo attraverso alcuni dei suoi interventi nella nostra città e altrove che è auspicabile siano conosciuti dai concittadini, specialmente dai più giovani.

Dopo la formazione al Regio Istituto di Porta Romana di Firenze e la frequentazione del gruppo di artisti empolesi guidati da Virgilio Carmignani, Sìneo emerse subito come abile disegnatore e freschista. Giovanissimo fu chiamato a prrodurre opere per concorsi e decorazioni pubblici. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nella quale fu coinvolto, prima come militare dell'esercito italiano e dopo l’ armistizio come volontario per la liberazione del centro nord Italia con la brigata “Mantova”, proprio nella nostra città collaborò fattivamente ad uno dei primi interventi di ricostruzione non solo fisica, ma identitaria, il rifacimento del soffitto della Collegiata insieme al maestro Carmignani . Parliamo di rifacimento in quanto il soffitto settecentesco era crollato sotto il peso della distruzione del campanile minato dai tedeschi nell'estate del 1945.

Diviso tra la “tentazioni della città” e l’ attaccamento alle radici toscane, scelse di tornare e rimanere ad Empoli facendone il centro della sua operosa creatività con la quale pensare e ripensare il mondo. Da qui osservava ogni forma di lavoro e vi si confrontava concretamente, interagiva col modo sindacale e politico, aggiornava la sua preparazione artistica scegliendo la strada educativa e pedagogica di un'arte figurativa, realistica, di chiara impronta sociale. Grazie a questo impegno le sua opera, dai famosi Vetrai , agli operai al lavoro, ai ritratti , non ha mai mancato di parlare alla gente, di “cantare” le fatiche umane e di esaltarle.

Molte di queste opere sono conservate nel Galleria di arte moderna del Comune di Empoli e aspettano di essere meglio conosciute da un maggior numero di cittadini e turisti. Ci auguriamo che presto si torni a parlare di lui che ha dato così tanto alla nostra città".

Paola Matteucci

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