Proprio in questi giorni, da 15 anni, il seminario di formazione federalista intitolato al partigiano"Luciano Bolis", raccoglieva per una settimana una cinquantina di giovani selezionati dagli istituti superiori di tutta la Toscana, con relatori e professori provenienti dal resto d'Italia e d'Europa. Una summer school completamente gratuita, un modo per avvicinarsi al mondo dell'università e delle istituzioni europee che oggi non tutti possono permettersi.
Dopo un biennio in cui gli organizzatori hanno cercato di portare avanti i lavori con un'opera di volontariato e con finanziamenti ridotti, la Regione ha deciso di non dare più il suo sostegno.
Parallelamente però, il Presidente Rossi rilascia interviste e commenti riguardo il mito dell'Europa unita, citando persino Altiero Spinelli, e indicando questa come la priorità politica per il futuro. Se è veramente così, perché tagliare l'unica eccellenza con una tradizione a riguardo esistente in Toscana?
Qui non stiamo parlando solo di una presa in giro del patrimonio storico europeista e federalista, ma diuna strumentalizzazione di un messaggio a meri fini elettorali a cui è già stata data unarisposta dal Segretario MFE Toscana Francesco Pigozzo.
Come afferma il Segretario GFE Toscana Camilla Brizzi: "Questo è solo l'ennesimo esempio di quello che sta accadendo in Italia: non ci stiamo più veramente preoccupando del futuro. Le proposte politiche sono ridotte a meri slogan superficiali, l'Europa ad una bandiera da sventolare quando e come serve. Quando ci preoccuperemo veramente delle prossime generazioni e di completare la battaglia iniziata a Ventotene?"
Gioventù Federalista Europea di Firenze
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