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Meccanica per Cna, eletto portavoce Paolo Conti

Paolo Conti

«Dobbiamo avere la forza e la capacità di coalizzare la moltitudine di imprese diffuse»

È fiorentino il nuovo portavoce nazionale della Meccanica per Cna. Si chiama Paolo Conti, classe ‘56, proprietario dell’Officina Meccanica Conti di Campi Bisenzio (associata a Cna Firenze dal 1990), azienda di famiglia alla terza generazione, fondata nel 1957. Il neo portavoce nazionale è anche socio maggioritario di Comaco Alimentare s.r.l, che si occupa della costruzione di macchine per coni gelato (sempre di Campi Bisenzio), con esportazione in tutto il mondo del 90% dei suoi prodotti, oltre che socio di Castel Cablaggi Elettromeccanici di Calenzano e di Italmeccanica srl delle Sieci.

«Rappresentare gli interessi, le istanze e i bisogni delle micro e piccole imprese: è questa l’identità principale della nostra associazione – commenta Paolo Conti -. In un mondo sempre più dominato da multinazionali globali e da istituti finanziari sempre meno legati ai territori, le piccole imprese rischiano di essere definitivamente stritolate e impoverite. Dobbiamo avere la forza e la capacità di riappropiarci di un ruolo sindacale e di coalizzare la moltitudine di imprese diffuse, protagoniste a livello aggregato, ma molto deboli prese singolarmente. Occorre rimettere le imprese e gli imprenditori al centro dell’attività della nostra organizzazione, dobbiamo comprendere che l’unica possibilità di recuperare smalto, credibilità e adesioni dipende dalla nostra capacità di ripensare un’associazione a misura di impresa».

«Per quanto concerne l’Unione Produzione – prosegue il neo portavoce nazionale - la prima attività da intraprendere è quella di riattivare il rapporto con i territori e con le imprese, perché dobbiamo rilanciare una associazione a “trazione imprenditoriale”, dobbiamo avere la costanza e la voglia di andare ad ascoltare le imprese associate, soprattutto quelle colpite dalla crisi e dalla sfiducia e di far nostre le istanze che provengono da questa parte del sistema produttivo che, non dobbiamo mai dimenticarcelo, rappresenta ben oltre la metà del PIL ed occupa quasi i due terzi dei lavoratori italiani. Dobbiamo agevolare le nostre imprese a penetrare in quei mercati internazionali dove la qualità dei nostri prodotti può trovare un corretto apprezzamento. Sarebbe interessante, inoltre, attivarsi nell’organizzazione di workshops fra imprese associate al nostro sistema per farle conoscere e mettere in contatto, al fine di accrescere le opportunità di relazione sia commerciale che produttiva. Infine, finalmente anche nel nostro settore si parla di alternanza scuola lavoro e si prende coscienza dell’importanza di avvicinare i giovani alle realtà produttive: è un’occasione che deve essere colta con particolare attenzione dalle piccole imprese.

Fonte: Ufficio stampa Cna Firenze

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