Un nuovo magazzino e una pressa innovativa: doppia inaugurazione per Barnini srl

Oggi, giovedì 20 luglio, Barnini srl ha mostrato al pubblico un macchinario quasi 'rivoluzionario' e un nuovo capannone: la fotogallery e le dichiarazioni


"Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro" cantava Pierangelo Bertoli, e questo verso di 'A muso duro' potrebbe tornare comodo alla Barnini srl. L'azienda di Castelfranco di Sotto da anni è leader nella Zona del Cuoio e non solo nella costruzione di impianti per le pelli: impossibile non pensare al passato, dato che da oltre cinquant'anni è attiva sul territorio e nel 2008 ha pure acquisito la Mostardini di Empoli; impossibile anche non pensare al futuro, e a tal proposito vanno segnalate due grosse novità.

Oggi, giovedì 20 luglio, Barnini srl ha inaugurato un nuovo macchinario e un nuovo capannone. Quest'ultimo, grande quasi 1.400 metri, è praticamente attiguo alla struttura di via della Tecnologia, al margine della Bretella del Cuoio. Il capannone fungerà da magazzino ed è stato fatto a misura di lavoratore: risponde a tutte le norme di sicurezza e ha una rampa dedicata al carico-scarico dai camion. La struttura nei prossimi giorni si riempirà via via dei macchinari prodotti dalla ditta.

E, a proposito di macchinari, la grande novità è data dalla pressa. Barnini è da sempre conosciuta per gli impianti automatici per la rifinizione a spruzzo delle pelli, ma da quando ha acquisito Mostardini ha diversificato la sua produzione. Quindi ecco che la nuova pressa si inserisce nel percorso di innovazione dell'azienda. Matteo Simoni della Barnini Srl infatti ha affermato: "Facciamo sempre investimenti per programmare il futuro e cercare di crescere e migliorarsi. Pensiamo che un macchinario del genere possa essere uno strumento molto importante".

Si tratta di una pressa che serve per stampare e stirare le pelli. Diversamente dalle altre, colpisce per l'altezza - quattro metri e venti - e per la stazza - pesa più di cento tonnellate. In questo caso si parla di pressa a piatto idraulica, che si differenzia dalle macchine simili per due motivi in particolare: uno riguarda la struttura a colonna e non monolitica; un altro invece concerne il particolare sistema di sollevamento con due cilindri che permette di ottenere una pressione uniforme utilizzando piani di lavoro molto grandi. Un problema sentito dalle concerie che vogliono eliminare il più possibile il problema delle attaccature della stampa sulle pelli.

"Siamo i primi a utilizzare un macchinario del genere e siamo molto contenti. Abbiamo già un cliente della zona che lo ha ordinato e a breve lo riceverà, ma comunque siamo in contatto anche con altre aziende interessate alla pressa" ha concluso Simoni.

Gianmarco Lotti

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