La Venere di Botticelli raccontata da Eike Schmid, direttore degli Uffizi, e la magia della danza, capace di trovare la bellezza anche nei luoghi emarginati. Sono questi gli ingredienti al centro dell’ultimo appuntamento, mercoledì 19 luglio alle 22.00 nel piazzale degli Uffizi, con Notti Doc, la rassegna di cinema all'aperto realizzata dal Festival dei Popoli in collaborazione con Gallerie degli Uffizi nell’ambito di Estate Fiorentina 2017 che fa dialogare il cinema documentario con alcuni dei capolavori custoditi all’interno del museo.
Presso l’arena estiva Apriti Cinema la serata sarà presentata dall'ospite d’eccezione Eike Schmidt che introdurrà al pubblico l’opera simbolo del Rinascimento italiano, realizzata da Botticelli alla fine del 400 per la villa medicea di Castello. A seguire la proiezione di The Queen of Silence di Agnieszka Zwiefka (Germania/Polonia, 2014, 80’), ritratto coloratissimo e pieno di vita di Denisa, una bambina rom priva dell'udito che si esprime danzando e sogna di diventare una star dei musical di Bollywood (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).
Nel film. presentato e premiato nei festival di tutto il mondo, la regista segue con delicatezza la vita quotidiana di una giovanissima outsider. A dieci anni, Denisa è cittadina illegale di un campo rom in Polonia, è femmina in una comunità fortemente patriarcale, e soprattutto si esprime a fatica a causa dei suoi disturbi all’udito.
La bambina vive in un mondo tutto suo: pieno di ritmo, danza e colori. Adora imitare le attrici ingioiellate dei film di Bollywood, viste mille volte nei dvd che ha trovato in un cassonetto vicino al campo. Quando balla può essere chi vuole, anche una regina, ed esprime quello che non riesce a dire a parole: le proprie paure, la tristezza, ma anche la gioia di stare al mondo.
Di fronte a tanta bellezza, nessun’opera avrebbe potuto essere più adatta della "Nascita di Venere", tra le più celebri e le più amate tra le meraviglie conservate agli Uffizi, divenuta per estensione simbolo della stessa città di Firenze e della sua Arte. Originariamente costituiva un dittico con l'altrettanto celebre Primavera, con la quale condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Rappresenta una delle creazioni più elevate dell'estetica del pittore fiorentino, oltre che un ideale universale di bellezza femminile.
Fonte: Festival dei Popoli - Ufficio Stampa