Caso Bertini, il sindaco Gabbanini: "Ha già pagato, anche a livello di immagine. Non deve dimettersi"

L'assessore al bilancio Gianluca Bertini (foto gonews.it)

Pronta la risposta di Cavallini (Immagina San Miniato): "Non serve avere ora la trasparenza se questa non c'è stata"


Il caso Gianluca Bertini torna in Consiglio comunale a San Miniato. Oggi, martedì 18 luglio, si è parlato di nuovo dell'assessore al bilancio, finito al centro di un caso di cronaca. In molti hanno invocato le sue dimissioni e lo stesso Bertini si è sfogato in una lettera in cui ha pure chiesto scusa ai cittadini. Il sindaco Vittorio Gabbanini è dalla sua parte e ha detto che Bertini non deve dimettersi dal suo ruolo dato che ha già pagato e non ha ricevuto trattamenti di favore.

Bertini infatti è anche rappresentante legale della Bertini Pallets Group, sanzionata per abuso edilizio lo scorso 7 marzo. Stando ad accertamenti della polizia municipale a causare la sanzione da 1.500 euro sarebbe stato un permesso a costruire richiesto e rilasciato molto tempo dopo l’inizio dei lavori. Laura Cavallini (Immagina San Miniato) ha tirato fuori l'argomento nell'ultimo Consiglio comunale e tutto questo ha dato il via ai dibattiti politici dell'ultimo mese (vedi l'addio di Frosini o la presa di posizione del Partito Democratico).

Nel dettaglio il sindaco Gabbanini ha dichiarato: "Riguardo alla celerità del permesso, i termini sono stabiliti in 60 giorni dalla data di presentazione dall'istanza e tutto dipende dalla documentazione proposta. Si tratta di un abuso formale, non è abuso sostanziale. Nessun atto di favore è stato fatto a Bertini né prima né dopo la contestazione, tutto è stato fatto secondo la legge. L'abuso è stato individuato dal Comune e non da altri e sono stati gli uffici da soli a fare le verifiche con tempestività e rigore. Sono state applicate le sanzioni previste dalle legge. Non sembrano ravvisarsi particolari trattamenti di favore. Gli errori si pagano e chi ha responsabilità e cariche pubbliche li paga ancora di più per la conseguente strumentalizzazione politica e per i danni di immagine. A sentire qualcuno Bertini doveva dimettersi, ma la sua onestà di intenti è fuori discussione. Bertini ha pagato la sanzione ma ora ingiustamente continua a pagare a livello pubblico, non è opportuno che si dimetta".

Il consigliere Cavallini non si è detto soddisfatto delle parole di Gabbanini: "Non ho mai messo in discussione la persona Gianluca Bertini. Il mio è stato è solo un discorso di opportunità politica e buon senso. C'è però conflitto di interesse, ed è evidente. Capisco che l'abuso edilizio sia solo formale e ci incorrano molte persone. Per legge occorre un permesso a costruire, se però costruisce senza permesso allora paga. L'immagine di Bertini è stata minata e prescinde dalla sua persona, si parla di un punto di vista politico e non è accettabile. Non serve avere ora la trasparenza se questa non c'è stata".

Anche il capogruppo di Possibile Alessandro Niccoli ha detto la sua sulla faccenda: "C'è indubbiamente un conflitto di interessi tra imprenditore e rappresentante del Comune. Non si può scappare da questa duplice funzione, questo danneggia l'operato del Comune di San Miniato". Il capogruppo di Forza Italia Carlo Corsi ha poi aggiunto: "Mi trovo in difficoltà, perché lo conosco da tempo. Non voglio parlare della persona, ma dell'assessore Bertini. Lui ha un ruolo politico e deve pensare a quello. Berlusconi andò a pulire i bagni in ospizio per un caso simile e di lui si dice che 'non poteva non sapere'. E allora Bertini? Come si fa a difendere una situazione del genere dal lato politico?". In chiusura il capogruppo M5S Chiara Benvenuti: "Non mi è piaciuto come è stata gestita la vicenda, che andava affrontata in Consiglio. Bertini ha acceso i riflettori sulla sua persona". 

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